I dati Istat sul commercio al dettaglio, relativi al mese di settembre 2017, registrano un aumento del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2016 per quanto riguarda le vendite a valore: l’alimentare, in particolare, fa segnare un +4,4% mentre il non alimentare un +2,8%. Dall’inizio dell’anno, si evidenzia invece una variazione pari a +0,4% nel giro d'affari e al -0,2% nelle quantità.

“Il dato di settembre è il più alto registrato negli ultimi anni. - dichiara Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione – Tuttavia, pur riconoscendo questo segnale positivo, occorre restare cauti, in quanto nell’arco dell’intero anno la dinamica delle vendite ha mostrato uno sviluppo altalenante. Questo dato di crescita, comune sia al settore alimentare che a quello non alimentare, si associa a un aumento del clima di fiducia dei consumatori, in incremento sia a settembre che a ottobre, e ciò costituisce un ulteriore elemento che potrebbe far ipotizzare una più solida ripresa dei consumi".

Lo scorso settembre ha visto anche una crescita di tutte le superfici di vendita: la Distribuzione Moderna Organizzata registra un +5,6%, "dovuto principalmente alle politiche attuate dalle imprese che, da un lato, hanno conservato la propria vocazione di tutela del potere d’acquisto, ma dall’altro sono state capaci di intercettare i nuovi bisogni dei consumatori, adattando le proprie politiche assortimentali e commerciali ottenendo una buona risposta da parte dei clienti” conclude Cobolli Gigli.