Avviata alla fine di agosto, con la raccolta delle uve bianche, seguite dall’Ancellotta e dai vari Lambruschi, la vendemmia è ormai entrata nella fase centrale e si può quindi anticipare una prima valutazione della campagna.

“In base alle indicazioni attuali la produzione 2015 dovrebbe presentare un livello qualitativo particolarmente elevato grazie all’andamento climatico decisamente favorevole” – dichiara Carlo Piccinini, presidente di Fedagri/Confcooperative Emilia Romagna.

Le abbondanti precipitazioni, piovose e nevose, della stagione invernale hanno formato una buona riserva idrica per le viti, germogliate e fiorite in anticipo rispetto all’anno precedente e caratterizzate da un’ottima allegagione, e hanno consentito di affrontare senza particolari problemi il caldo e la siccità record dell’estate. Dall’inizio di luglio alla metà di agosto le temperature si sono mantenute costantemente su livelli molto alti, ma fortunatamente l’escursione termica è sempre stata piuttosto elevata, con una differenza media di 12-13 gradi tra la minima e la massima.

Questo fenomeno ha favorito la maturazione delle uve, nonché l’accumulo di sostanze aromatiche e la colorazione degli acini. Da sottolineare poi che l’assenza di umidità nella stagione estiva ha evitato il formarsi di muffe e pertanto i viticoltori hanno avuto meno necessità di ricorrere a trattamenti fitosanitari, a tutto vantaggio della sanità delle uve.