Durante la lunga stagione di crisi il consumatore, sia per i redditi calanti, sia per i prezzi crescenti, legati ai rincari delle materie prime e della bolletta petrolifera, ha sovente dovuto rinunciare a molti oggetti del desiderio. Citiamo per tutti le auto, che hanno ceduto molti punti di crescita. Ma è proprio vero che la gente deve farcela con le proprie forze e tirare la cinghia? O non è vero, invece, che i produttori potrebbero dare una mano, riversando sul prezzo alcune voci di cost saving produttivo? L’esempio di Assolowcost, l’associazione di 20 imprese che fanno low cost di qualità (Mercatone Uno, Ikea, Dacia, Camicissima, Nau ecc.) dimostra proprio questo: l’industria può dare una mano. A parlarne con DM è Andrea Cinosi, presidente dell’associazione.