Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 28 Marzo 2024 - ore 17:30
Dalle prime indagini dell’Osservatorio del Vino - Unione italiana vini e Ismea - si prospetta una campagna decisamente migliore rispetto a quella dello scorso anno. È prematuro parlare di numeri, ma si può stimare la produzione in una forbice di 47-49 milioni di ettolitri.
Beluga, attivo alla Borsa di Mosca, distribuisce già in modo esclusivo, molti marchi internazionali di wine & spirits, fra i quali Amaro Montenegro e Vecchia Romagna, per un fatturato consolidato 2017 di oltre 800 milioni di euro.
Vini tipici del Friuli Venezia Giulia, ma anche molta capacità di sviluppare quei prodotti che sono in testa al gradimento del consumatore: questa la strategia della più grande cantina cooperativa della propria regione. Ce ne parla il direttore generale, Pietro Biscontin.
Provare il vero gusto dei nostri prodotti, incontrare gli operatori, spiegare i nostri processi di lavorazione, illustrare i disciplinari di Dop e Igp: questi gli scopi della kermesse che per un mese interesserà 9 città americane, a partire dalla capitale messicana.
E' stata presentata, durante il secondo giorno di Vinitaly, la ricerca annuale Iri sul vino nella moderna distribuzione: quantitativi e fatturati sono in aumento e la proposta sale verso la fascia premium, compresi i prodotti a denominazione e biologici.
La storica azienda toscana, controllata al 100 per cento da Constellation Brands, chiude l'esercizio 2017 con una crescita complessiva di 8 punti. L'Ebit raggiunge il 21 per cento dei ricavi.
I tre maggiori produttori per fatturato nel 2017 sono il gruppo Cantine Riunite-GIV (594 milioni, +5,1% sul 2016), Caviro (315 e +3,9%) e Antinori (221 con +0,4%). Seguono Zonin, che ha realizzato una crescita del 4,2% portandosi a 201 milioni e Fratelli Martini a 194 milioni e con una variazione del +13,3%.
L'apertura di Vinitaly comporta una serie di riflessioni sul settore, che rimane fondamentale nel nostro agroalimentare. Sei i consumi interni e le vendite oltre confine vanno molto bene, sullo scacchiere mondiale il made in Italy sconta alcuni ritardi e svantaggi. Ecco quali.
Il dato, che in Italia è stimato in 83 milioni di euro all'anno, va tenuto sotto controllo e ridotto al minimo. Lo spiega una ricerca condotta da Gpl, che rivela come, ancora oggi, i produttori siano ben poco attenti nell'arginare il pericoloso fenomeno.
Iwb, ben noto grazie alla controllata Giordano Vini, e fortemente presente nell'horeca, nell'ingrosso e nel retail, ha rilevato lo specialista delle vendite private di vino.
Dalla ricerca "Pasqua e il vino rosso di pregio: grandi cru e denominazioni a confronto. Il caso del Texas" commissionata da Pasqua Cantine a Wine Monitor di Nomisma emerge che i nostri prodotti, specie nei segmenti premium e ad alta gradazione, hanno acquisito, negli Usa, valori di esclusività e lusso, di solito appa...
La ricerca elaborata da Iri per il prossimo Vinitaly conferma il primato della Dmo che totalizza, nel 2017, 648 milioni di litri di vendite con ricavi prossimi ai 2 miliardi di euro. Scopriamo quali sono i prodotti preferiti dai nostri connazionali, che comunque si orientano verso un'offerta più qualificata.
Hanno lavorato duramente gli ispettori dell'Icqrf. Il rapporto annuale dell'ente, organo di Polizia Giudiziaria, permette di ricostruire indirettamente una sorta di mappa dei raggiri e delle contraffazioni: in testa sono vino, olio, carne e formaggio. Molto considerevole anche l'attività di lotta svolta su Internet.
Sul trend hanno inciso sia le insegne della Dmo classica sia, soprattutto i grandi discounter. Non si può non ricordare che, nella nostra Penisola, Lidl è in grande crescita, Aldi è in procinto di aprire e Leader Price Italia, in collaborazione con 5 soci Crai, ha messo sul tappeto un primo piano di aperture di 30 punt...