Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 19 Aprile 2024 - ore 17:30
L'e-commerce stupisce ancora, con il suo 18% di crescita, ma le scelte dei consumatori si orientano sempre più spesso sui beni, che presentano tassi di variazione positiva anche superiori al 40 per cento.
Si rivela sempre più importante il contributo dei comparti emergenti (food & grocery, arredamento e home living, beauty, giocattoli), che insieme valgono oltre 1,5 miliardi di euro e salgono con tassi fra il 30 e il 50 per cento. Roberto Liscia: "Gli acquirenti comprano da siti italiani e stranieri, confrontano i prodo...
Come rendere l’acquisto davvero gratificante? Se lo è chiesto Centromarca che ha commissionato a Ipsos la ricerca qualitativa “Il punto di vendita e l'esperienza del consumatore”.
A diffondere l'allarme è lo ‘Studio Pagamenti 2016’, aggiornato a fine settembre e realizzato da Cribis D&B, che ha studiato i comportamenti delle oltre 600.000 realtà del mondo alimentare. La Gdo è sicuramente fra i settori più in difficoltà, dal momento che gli operatori sono i meno puntuali. Ma il piccolo commercio ...
Nei primi 7 mesi di quest’anno i prodotti a marca del distributore hanno fatto registrare un aumento delle vendite dell’1,8 a valore e dello 0,9% a volume, facendo salire al 18,6% la loro quota di mercato nel largo consumo confezionato (LCC). È quanto emerge dallo studio realizzato, come ogni anno, da Iri in vista di ...
Elaborate da Iri le previsioni sulla chiusura dei mercati del largo consumo confezionato nel 2016 e sugli andamenti attesi durante il 2017. Le cifre restano improntate alla moderazione e alla prudenza.
La discontinuità causata dai fattori psicologici che deteriorano la fiducia della domanda (attentati, sfiducia sull'Europa, crisi delle banche...) ha accentuato un atteggiamento volto alla cautela negli acquisti durante tutta la prima parte del 2016. Tutto ciò, abbinato con un clima estivo più fresco che ha penalizzato...
Un'interessante ricerca dimostra che si è diposti a una spesa maggiore pur di non avere l'obbligo di pagare il corriere. Ma anche altri fattori sono importanti per i retailer online, come la capacità di gestire finanziariamente il fenomeno dei resi, più vasto di quanto si potrebbe credere. Insomma vendere sulla rete no...
Il sito, raggiungibile all’indirizzo www.italiani.coop, evidenzia, a partire da tre tavole altamente navigabili, che cosa compriamo, in quali negozi e come si suddivide la grande distribuzione organizzata nelle province in cui viviamo. Così è molto agevole evidenziare, per esempio, quanto pesa ogni singola famiglia di ...
Giunta alla 28esima edizione, questa indagine non cessa di stupire. Il risparmio, forte o fortissimo, non si ottiene con uno snervante girovagare tra una promozione e l’altra, ma scegliendo l’insegna giusta, a seconda della propria città.
Nonostante una popolazione di quasi 1 miliardo e 400.000 persone – di cui molte però ancora a basso o bassissimo reddito – il network dei centri commerciali cinesi è prossimo alla saturazione, tanto che un terzo di essi verrà chiuso nell’arco dei prossimi 5 anni, mentre i restanti dovranno uniformarsi a standard più mo...
Quali sono le opinioni degli utenti, come si declina il posizionamento online e chi sono i top brand della Gdo italiana sui social? Alle domande risponde una ricerca Digimind.
Digimind, attraverso il rapporto ’La performance online della Gdo italiana’’, ha preso in esame 8 importanti insegne, fra le quali Coop, Conad, Lidl, Carrefour. I risultati danno conto di fattori più che mai cruciali, come la reputazione in rete, l'importanza percepita in termini di volumi di vendita, la quantità di bu...
La Gdo arranca, sia per colpa della deflazione che della sua maturità. Ma gli emergenti esistono. Forse sono sulla strada giusta per scioglere l'enigma: accontentare il pubblico con risposte personalizzate.