Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 18 Marzo 2024 - ore 17:30
Ai rincari di una delle due grandi materie prime, si somma la grave situazione geopolitica del Mar Rosso. I volumi flettono e i margini si volati...
L’aggiornamento dei beni e servizi compresi nel paniere tiene conto sia delle novità, nelle abitudini di spesa delle famiglie, sia dell’evoluzion...
Molto è cambiato dalle previsioni della prima ora a quelle più recenti. Ma sarà agosto a pronunciare il verdetto.
I dati diffusi dall'Istat relativi ai prezzi al consumo del mese di febbraio evidenziano un’inflazione in rallentamento rispetto a quella del mese precedente: l’indice generale segna +9,2%, mentre il carrello della spesa registra +13%.
Non solo i dati chiave sono in crescita, ma il target subisce un processo di nobilitazione, incorporando le fasce più avanzate della popolazione.
Peggiora nettamente il sentiment degli italiani che, dal prossimo futuro, non si attendono praticamente nulla di buono.
Secondo l’Istat, le vendite al dettaglio a valore di maggio risultano in crescita sul mese precedente (+1,9%), sia per i beni alimentari (+1,4%) sia per quelli non alimentari (+2,4%). È essenziale intervenire con misure concrete che permettano di tutelare il potere d'acquisto delle famiglie, per sostenere i consumi dei...
L'indagine dimostra che i rincari non aggrediranno, più di tanto, la spesa quotidiana, ma di sicuro cambieranno le scelte distributive.
L'indice Istat balza in avanti di un altro punto. Forti preoccupazioni per il potere di acquisto delle famiglie che pagheranno 1.750 euro in più all'anno.
Il maggiore franchisee Ikea, presente in Italia con due centri commerciali, per la prima volta dovrà trasferire sul pubblico l'impennata dei costi energetici e delle materie prime.
Gli italiani sono molto spaventati, anche se i loro conti correnti traboccano. Ma chi vorrà spendere più di tanto viste le gravi incertezze?
L’aumento dei nuovi poveri si inquadra nel contesto di un calo record della spesa per consumi delle famiglie. Nel 2020 la media mensile torna ai livelli del 2000 (2.328 euro; -9,1% rispetto al 2019).
Gli acquisti 2020 delle famiglie cadono. A pagare il prezzo più altro sono i prodotti non food, specie l'abbigliamento, e le grandi superfici.
Entrano mascherine chirurgiche, mascherine FFP2, gel igienizzante mani, ma anche integratori alimentari, caschi per veicoli a due ruote, ricarica elettrica per auto, monopattini elettrici, servizio di posta elettronica certificata e dispositivi antiabbandono.