La rincorsa del made in Italy, nel primo quadrimestre, si svolge fra inasprimento dei dazi, ritorno al protezionismo, accordi di libero scambio non ratificati e Brexit. "Non dobbiamo però farci ingannare, dato che al momento ci troviamo ancora in una fase di minacce e non di ostacoli, nel senso che tutte le problematiche descritte prefigurano uno scenario futuro, benché imminente”, avverte Denis Pantini, responsabile area agroalimentare di Nomisma.