Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 19 Aprile 2024 - ore 12:30
Storie di un futuro passato: perché? Perché le notizie del progetto belga risalgono a vari anni fa, ma puntano al domani del gruppo.
Il barometro annuale di Edelman evidenzia la crescita di fiducia nell'alimentare, che rimane un pilastro della nazione.
Good Truck avrà 197 trattori, 244 semirimorchi, 153 motrici, 12 motrici cisterna, 21.000 bancali spostati ogni giorno, 150.000 chilometri percorsi al giorno grazie a 220.000 viaggi annui. I magazzini saranno 7 in tre regioni, per un totale di 31.000 metri quadrati.
Dopo Botter il gruppo finanziario prende il controllo di Mondodelvino: nasce un colosso da 350 milioni di fatturato.
In Italia il settore ha superato nel 2020 un valore di 400 milioni di euro, in crescita a doppia cifra.
Nell'epoca dei protezionismi il Direttore estero ci spiega i motivi di un successo. E' un racconto straordinario...
Finalmente vengono spazzate vie consuetudini barbariche, che causano alla filiera agroalimentare perdite annue stimata in 350 milioni di euro ogni dodici mesi.
Peggy Davies, presidente Plma: "Il marchio del distributore mantiene una posizione forte, persino nei mercati saturi".
Il nuovo concept è stato sviluppato con il franchisee Divella Group e contiene tutto il meglio del made in Italy alimentare, del made in Puglia e del chilometro zero. E' una nuova declinazione gourmet del marchio Coop.
L'azienda raggiungerà, a fine anno, il 97% di allevamenti a terra, tutti all’aperto e biologici, contro una media, del nostro continente, del 49% per cento.
Nonostante il Covid molte aziende hanno fatto progressi. In Italia il primo posto va a Barilla, ma alcuni non hanno pubblicato una policy.
Nel 2020 il colosso del pane industriale ha rilevato Pandea, Roberto e un ramo di attività del gruppo spagnolo Cerealto-Siro.
Stefano Bartoletti: "Nei nostri 55 anni il consumatore è diventato protagonista e oggi premia l'interpretazione industriale della gastronomia',
Omnicom ha interpellato oltre 2.000 italiani. Ecco perché il cliente non crede più nei brand e i marchi distributivi si salvano a stento.