Nessuno stop per le vendite di superalcolici, vini, spumanti e soft drink realizzati e distribuiti dall’azienda italiana, che nel 2007 ha registrato un trend in crescita. L’utile, infatti, ha raggiunto i 125,2 milioni di euro (+6,9%) e le vendite sono state pari a 957,5 milioni, in aumento di 2,7 punti percentuali.

“Il 2007 è stato un anno di notevole successo – dichiara Bob Kunze-Concewitz, chief executive officer di Campari - caratterizzato non solo da un significativo incremento della crescita organica e della marginalità, ma anche da una eccellente generazione di cassa. Per il futuro, prevediamo un’evoluzione positiva del business”.

Un business che vede nelle bevande spirit il segmento portante, pari al 71,8% del fatturato totale. Nel 2007 le loro vendite sono aumentate di 4,6 punti percentuali e il brand Campari ha messo a segno una crescita del 3,5%, grazie soprattutto a un trend positivo in Italia e Brasile. Incrementi più sostenuti, invece, sia per Aperol (+21,8%) che per Cynar (+11,9%).

Il segmento wine ha registrato invece una crescita del 12,2%, trainata dal vermuth (+18,7%) e dagli spumanti Cinzano (+12,7%). Il segmento ha beneficiato anche dell’andamento positivo di Sella & Mosca (+6,8%), Mondoro, Riccadonna e Cantina Serafino.

I soft drink, nonostante l’interruzione delle vendite di Lipton Ice Tea sul mercato italiano, hanno comunque registrato un aumento del 3,5%, trainati dalla crescita di 6,1 punti percentuali del Crodino. Buone anche le performance della linea Lemonsoda (+1,1%) e delle altre bevande gassate.