Unipeg - la cooperativa di macellazione, lavorazione e commercializzazione nata dall’unione di Unicarni Reggio Emilia e Mclc Pegognaga - si riconferma come prima azienda cooperativa del settore delle carni bovine in Italia e seconda in assoluto a livello nazionale.

Con la macellazione di 296.079 capi - pari a 83.147 tonnellate - la cooperativa ha chiuso l’esercizio economico del 2006 con un fatturato di 418,6 milioni di euro, in crescita dell’1,33% sul 2005.

Buoni risultati soprattutto nel canale della grande distribuzione organizzata che, insieme alla do, ha realizzato il 56% del fatturato totale. E tutto ciò nonostante la situazione di stallo attraversata dalla gd negli ultimi dodici mesi, con una leggera diminuzione nella richiesta di prodotto da parte di alcune catene.

Nello specifico, il mercato delle carni rosse è stato condizionato da un andamento poco brillante dei consumi alimentari e da un comportamento prudente del consumatore nelle quantità acquistate. Ma grazie a un’efficiente organizzazione industriale, Unipeg ha reagito meglio rispetto ad altre strutture, migliorando la marginalità e generando valore per le produzioni dei soci.

“Un bilancio particolarmente soddisfacente – ha spiegato il presidente Ildo Cigarini – in quanto ci ha consentito di spesare ai nostri soci oltre 2,6 milioni di euro. E questo in un mercato complesso, competitivo e scarsamente performante, nel quale Unipeg ha saputo difendere la propria quota di mercato”.

La cooperativa conta oggi 2 stabilimenti di produzione, 1.616 soci, più di 300 persone occupate e una gamma completa di prodotti: carni in osso, disossate, porzionate, confezionate e destinate alla trasformazione industriale. “Si tratta di un’impresa con un’importante base sociale, un solido impianto patrimoniale ed efficienti strutture di produzione - aggiunge il presidente Cigarini -, un soggetto imprenditoriale con i numeri e la competenza per confermarsi come strumento di valorizzazione della produzione zootecnica dei soci allevatori”.

Per il 2007 si prevedono una domanda di carne bovina sostanzialmente statica, una propensione alla convenienza da parte del consumatore e una forte concorrenza delle carni prodotte al di fuori dell’Unione europea. Unipeg intende rispondere mediante strategie di miglioramento nell’organizzazione della produzione dei soci, di aggregazione dell’offerta commerciale e di crescente efficienza industriale con maggiori servizi ai clienti.

A questo scopo e seguendo la logica di consolidamento e diversificazione, è già stato avviato un impegnativo processo di riorganizzazione delle attività dei due stabilimenti, con un investimento pari a 14 milioni di euro.