Con l’erborinato Edelpilz e la variegata linea di formaggi Cremosissimo, l’azienda casearia bavarese con oltre cent’anni di esperienza ha raccolto i riscontri più che positivi per una gamma senza tempo e ora vuole misurarsi con una nuova stimolante sfida: dimostrare che il gusto e la ricercatezza delle materie prime della Baviera ben si collocano all’interno del mercato italiano e della sua rinomata tradizione culinaria, interpretando le esigenze e le preferenze di consumo dell’acquirente moderno.

Grazie a recenti e approfondite indagini di mercato – di taglio quantitativo ma soprattutto qualitativo – Bergader ha monitorato le abitudini d’acquisto all’interno del segmento di riferimento, riuscendo così ad individuare la tipologia di formaggio maggiormente rispondente alle rinnovate richieste: le fette confezionate pre-tagliate, categoria di prodotto con destinazioni d’uso ben definite ma al contempo estremamente versatili, rappresentano oggi il risultato di questo progressivo e costante processo di ammodernamento produttivo.

Uno studio che ha evidenziato l’importanza attribuita dall’acquirente alla praticità di consumo, funzionale alla realizzazione di semplici e rapide ricette che non rinunciano al piacere di un gusto intenso e gratificante. L’assenza di crosta e incarti, unita all’estemporaneità di un impiego che non richiede affettamento, fa delle fettine Bergader un prodotto innovativo e poliedrico, con una lunga durata e un concreto abbattimento degli sprechi grazie al facile dosaggio.

Le sconfinate applicazioni in cucina rendono questa referenza la soluzione ottimale per avvicinarsi al consumatore italiano, intercettandone desideri e abitudini culinarie, senza rinunciare al plus valore della qualità e della tradizione bavarese. Con un gusto che si preserva intenso e inalterato senza l’aiuto dei conservanti, all’interno di un packaging creativo e riconoscibile, la novità di casa Bergader ben si presta al consumo out-door ma anche alla preparazione di elaborate ricette.

Forte dell’esperienza vissuta a Marca 2018, l’azienda casearia conta di replicare il fortunato esperimento di cucina fusion a Cibus 2018, portando in tavola la propria anima multiculturale e riconfermando l’importanza dell’incontro culinario per una proposta innovativa e fedele alle attese dei palati più esigenti.