“Prima del 2000”, racconta Giovanni Tedesco, responsabile sistemi informativi di La Feltrinelli, “non esisteva un vero sistema IT in azienda.” A seguito di acquisizioni, continuavano a essere usati più sistemi e diverse fonti di dati. Il primo passo dell’IT di La Feltrinelli fu quello di uniformare il sistema di casse. Da quel punto di partenza, si cominciò a costruire un set di report e di funzioni statistiche per tenere sotto controllo in modo puntuale e dettagliato i dati relativi alle vendite. “I primi a utilizzare l’ambiente MicroStrategy furono gli utenti del marketing, seguiti a ruota dall’ufficio vendite. A parte la prima reazione di disorientamento, la soddisfazione fu totale perché gli utenti potevano godere di una grande flessibilità ed efficienza nell’uso dei report ma soprattutto potevano contare su un’unica fonte di dati.” “Oggi i report sono schedulati in modo automatico”, dice Tedesco, “e tutti i lunedì mattina sono già disponibili sul portale creato in ambiente MicroStrategy. I vantaggi sono evidenti. Prendiamo ad esempio le classifiche di vendita: oggi sia il layout che le terminologie sono state uniformate, gli utenti non devono fare nessuna operazione manuale. Nel prossimo futuro anche i report destinati ai singoli negozi, che oggi dopo una prima rielaborazione vengono inviati via e.mail ai responsabili dei punti vendita, saranno pubblicati nella intranet aziendale o caricati sul portale.” Nel corso dell’anno la diffusione dell’ambiente unificato di BI proseguirà ulteriormente con l’estensione all’e-commerce. “Nell’ottica di sviluppare un ambiente il più possibile cross-enterprise, i piani di La Feltrinelli prevedono anche lo sviluppo della soluzione MicroStrategy Mobile, per dotare il top management, al momento escluso dal vero godimento dei benefici della Business Intelligence, degli strumenti più innovativi e più adatti al livello di analisi che compete a chi guida l’azienda” ha continuato Tedesco. Sui terminali BlackBerry e iPhone in dotazione, quindi, i manager potranno utilizzare dashboard dinamiche e potenti, per avere i parametri vitali a colpo d’occhio ma anche la possibilità di eseguire drill down a volontà. “L’obiettivo ultimo è quello di arrivare ad avere un unico patrimonio di dati, un’unica versione per tutti”, conclude Tedesco, “e la tendenza è di abilitare tutte le figure aziendali a usare la BI, anche perché l’utilizzo di massa degli strumenti self-service porta a notevoli risparmi ed aumenta l’efficienza.

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