“Attraverso questa iniziativa”, spiega Aldo Sutter, presidente di IBC, “il ministero dello Sviluppo Economico e la nostra associazione intendono favorire la diffusione della cultura della sostenibilità nel settore sia per gli effetti positivi che essa può produrre in ambiti come i rapporti con le comunità, la tutela dell’ambiente, le relazioni con i fornitori  e i clienti, le risorse umane, sia per i saving economici ad essa collegati  (aspetto non secondario in questa fase critica del ciclo economico).

L’iniziativa, che non ha precedenti in Europa e risponde alle raccomandazioni sulla sostenibilità emanate dalla Commissione Europea e dall'Ocse, sarà seguita da un monitoraggio sul livello di adozione della Csr nelle pmi del largo consumo. L’indagine offrirà indicazioni preziose anche per migliorare nel tempo contenuti e caratteristiche delle informazioni contenute nel minisito.

Ibc - Associazione delle Industrie dei Beni di Consumo - riunisce 33.000 imprese attive nei settori alimentare, bevande, prodotti per la cura della casa e della persona, tessile ed abbigliamento, arredo e prodotti/accessori per la casa. Il fatturato aggregato al consumo è stimato in oltre 100 miliardi di euro, mentre il peso sul valore aggiunto industriale è del 29%. Il numero di occupati è pari al 35% di quelli dell'industria in senso stretto. Ibc si pone l'obiettivo di promuovere l'efficienza e l'efficacia delle industrie dei beni di consumo nelle relazioni con il mercato, attraverso interventi che mirano a fornire contributi di idee e progetti a favore della competitività delle produzioni e dell'attrattività dell'offerta al consumatore.

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