Il momento magico, però, coinvolge solo i grandi marchi, magari appoggiati da Consorzi con budget importanti. I nomi sono i soliti: Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Asiago, Mozzarella, Gorgonzola, Pecorino Romano. Ma l’Italia produce 600 e passa varietà di formaggio, restando solo a quelli tutelati da Dop (Denominazione di origine protetta), Igp (Indicazione geografica protetta), Stg (Specialità tradizionale garantita) e Pat (Prodotti agroalimentari tradizionali). Questo si traduce in una miriade di varietà e di produttori che l’export non sanno ancora cos’è. Ecco, noi ci rivolgiamo ai grandi marchi, ma anche e soprattutto a queste piccole realtà in sviluppo. Vogliamo dar loro la possibilità di farsi conoscere al di fuori dei confini nazionali”.


Massimo Boraso, CEO di Boraso.com S.r.l., società tra le più importanti in Italia nel marketing digitale, nata a Occhiobello (Rovigo), dove conserva il braccio operativo che ha dato vita all’ultimo progetto, e poi sbarcata a Milano, spiega così la nascita della sua ultima creatura: http://www.formaggio.it . Si tratta di un portale web rivisto completamente nella grafica e nei contenuti, da quando è stato acquistato da Boraso, che ha debuttato on line in questi giorni.

L’obiettivo del portale è ambizioso: presentarsi come una vera e propria enciclopedia del formaggio italiano, diventando uno strumento di conoscenza e di approfondimento per il consumatore e uno strumento di marketing per le aziende. Il tutto finalizzato al mondo. Il progetto, infatti, prevede la traduzione dei contenuti in 10 lingue che permetteranno anche ai prodotti meno noti e alle aziende di farsi conoscere internazionalmente. 
“Vogliamo diventare il riferimento internazionale dei formaggi italiani, non a caso formaggio.it si presenta come “L’ambasciatore dei formaggi italiani nel mondo”, precisa Boraso.


Il centro nevralgico del sito è un motore di ricerca dove si possono cercare più di 600 tipologie diverse di formaggi italiani. A ognuna di loro corrisponde una scheda conoscitiva dettagliatissima, con tanto di gallery fotografica. Ad ogni tipologia, inoltre, corrispondono dei produttori che presentano i loro formaggi e l’azienda, con tanto di segnalazione dei punti vendita dove si possono acquistare nei vari Paesi, Italia compresa.
“Certo, l’Italia - conclude Boraso -, perché tra i prodotti principali che spingono il turismo del food nel nostro Paese ci sono proprio i formaggi. Ecco, il turista sarà al centro del secondo step di sviluppo di formaggio.it, il marketing territoriale. Perché ad ogni formaggio corrisponde uno spicchio di Italia. Con tutte le cose belle che si porta dietro e che attraggono i viaggiatori”.