Mulino Bianco rafforza l’impegno in sostenibilità e lo fa partendo dal suo ingrediente primario: la farina di grano tenero. Il brand del Gruppo Barilla, infatti, presenta la “Carta del Mulino”, un innovativo disciplinare di agricoltura sostenibile, realizzato in collaborazione con il WWF e costituito da 10 regole pensate per portare qualità nei prodotti, supportare il lavoro delle comunità di agricoltori e restituire spazio alla natura negli agroecosistemi, favorendo la biodiversità, riducendo l’uso delle sostanze chimiche e salvaguardando gli insetti impollinatori.

In occasione della presentazione ufficiale presso lo stabilimento di Castiglione delle Stiviere è stata resa nota anche la nascita di Buongrano, il primo biscotto a marchio Mulino Bianco realizzato secondo le regole della

«Questo disciplinare, ha affermato Paolo Barilla, vice presidente del Gruppo Barilla, rappresenta la volontà del Gruppo di valorizzare ancora una volta l’agricoltura di qualità, incentivando la crescita della filiera del grano tenero. Un impegno dal campo alla tavola per offrire ai consumatori prodotti ancora più buoni, amici dell’ambiente e della biodiversità in linea con la nostra missione “Buono per te, Buono per il Pianeta”».

L’iniziativa è solo lo step più recente del cammino intrapreso dall’azienda nel perseguire la propria missione “Buono per Te, Buono per il Pianeta”, che ha come obiettivo ultimo quello di portare nel mondo un’alimentazione sana, proveniente da filiere pulite e responsabili, ispirate allo stile di vita italiano e alla dieta mediterranea. Con la “Carta del Mulino” la sostenibilità sarà un percorso di miglioramento continuo, per questo le sue regole saranno aggiornate in accordo con il WWF, con impegno crescente.

Già nel 2019 arriveranno sul mercato altri prodotti a marchio Mulino Bianco realizzati con farina di grano tenero da agricoltura sostenibile. Mentre l’ambizione è - entro pochi anni - di rendere sostenibile il 100% della farina di grano tenero necessaria per realizzare i prodotti del brand e quindi un fabbisogno di circa 240.000 tonnellate.

Biodiversità e rispetto per la terra sono al centro del nuovo disciplinare. Infatti, il 3% dei campi destinati ai fiori, utilizzo di sementi selezionate, rotazione delle colture, promozione di metodi fisici per la conservazione del grano sono solo alcune delle regole della carta, i cui vantaggi sono davvero numerosi. Si va dal preservare la struttura del suolo e incrementarne la fertilità, favorire la vita degli insetti impollinatori, promuovere le varietà di grano ottimali per la produzione di prodotti da forno di qualità, avere tracciabilità dei lotti di grano tenero durante tutte le fasi, fino allo stoccaggio.

Al momento sono circa 500 le aziende agricole coinvolte nel progetto e si stima che saranno 5.000 da qui ai prossimi 3 anni. Con il nuovo disciplinare, Mulino Bianco si fa carico di riconoscere un premio economico per gli agricoltori che aderiranno alla “Carta del Mulino”, volto a coprire i costi necessari, ad esempio a realizzare i campi di fiori, che incidono sulla resa e sui guadagni della filiera in favore della biodiversità. Si tratta di vere e proprie oasi d’interesse ecologico che rappresentano il 3% dell’intero campo di grano tenero, fondamentali per la proliferazione delle api e di altri insetti che hanno un ruolo determinante nell’equilibrio dell’ecosistema. Inoltre, l’applicazione del disciplinare è sottoposta a un rigoroso sistema di monitoraggio attraverso l’ente di controllo esterno RINA.

Uno degli obiettivi di Mulino Bianco è rispettare l’ambiente e rendere il percorso produttivo più sostenibile, risparmiando risorse, puntando al riciclo e all’utilizzo di energia rinnovabile. Dal 2008 al 2016 negli stabilimenti del marchio sono stati ridotti del 54% le emissioni di gas serra e del 47% l’utilizzo di acqua e più del 98,7% degli incarti sono riciclabili. Sul fronte dei consumi, dal 2008 al 2016, il brand ha risparmiato oltre 1.600.000 metri cubi di energia termica e più di 7 milioni di kWh.