I Paesi industrializzati buttano più di un terzo del cibo prodotto nel mondo ogni anno, quantità così grande che, secondo alcune stime, potrebbe sfamare tutta la popolazione dell’Africa Sub Sahariana.

Nei paesi più ricchi dell’UE si registra il tasso di spreco pro capite più elevato: Inghilterra (110 kg), Italia (108 kg), Francia (99 kg) ecc. Tra le mura domestiche si getta quasi la metà di ciò che non viene consumato: il 17% di prodotti ortofrutticoli, il 15% di pesce e il 30-32% di carne e latticini.

La Fiesa Confesercenti si batte da anni per evitare questa piaga che ha conseguenze etiche, economiche, ambientali e nutrizionali. In questo senso molti commercianti si impegnano a vendere a fine giornata i prodotti freschi a metà prezzo, mentre parrocchie e Caritas donano cibi vicini alla data di scadenza o che devono essere consumati entro breve tempo.