Shopping center: pesano di più i progetti, o il rinnovo del parco esistente? Alla storica domanda ha dato importanti contributi il convegno annuale ‘Deep renovation’ promosso dal Consiglio nazionale dei centri commerciali.

Secondo Paolo Facchini, presidente della Commissione consultiva architettura, tecnica e sostenibilità di Cncc, nonché presidente e partner di Lombardini 22, il discorso è molto articolato: “Bisogna oggi affrontare molteplici aspetti riguardanti non solo la qualità progettuale, ma anche la gestione e sostenibilità dei grandi complessi distributivi, i quali rivestono un ruolo crescente di motore economico per il proprietario. Shopping center e retail park sono una fonte preziosa di ricadute positive sul tessuto economico-sociale delle aree in cui vengono realizzati. Anche quest’anno abbiamo constatato che la qualità dei nostri centri commerciali è in continua ascesa, inglobando indicazioni e spunti provenienti da virtuose esperienze estere. Si nota che i concetti di sostenibilità stanno sempre più penetrando il settore, anche se restano importanti spazi di sviluppo e miglioramento”.

Filippo Maffioli, presidente della Commissione consultiva factory outlet di Cncc e amministratore delegato di Promos, osserva che nel canale italiano dei Foc l’intrattenimento e l’alimentare sono diventati i nuovi poli attrattivi: “Arricchiscono la shopping experience e contribuiscono ad aumentare i tempi di permanenza del cliente grazie a strutture non più solo orientate alla moda. Anche l’architettura cambia, a favore di complessi parzialmente coperti, dal design moderno e coerente con il tessuto urbano. I negozi, da semplici spacci, si trasformano in boutique, luoghi dove è fondamentale la customer experience e dove il reale deve necessariamente integrarsi con il digitale”.

Interessante il contributo di Luc Lescault, marketing & communication director di Falcon Malls, approdata sul nostro mercato con 3 grandi progetti: Cascina Merlata e Concordia Sesto, vicino a Milano, e Palazzo del Lavoro di Torino.

Secondo Lescault il mercato locale è ancora caratterizzato da strutture obsolete. “Il 75% dell’attuale stock – ha detto il manager - è stato costruito prima del 2007. Esistono perciò ampi spazi di crescita per ampliamenti, refurbishment e nuovi progetti. Con 3 sviluppi di aree attualmente in disuso, Falcon Malls vuole porsi come un protagonista, grazie a un’esperienza sviluppata da oltre vent’anni nei mercati del Middle East. Quest’area geografica è da molto tempo un incubatore di nuovi format per gli shopping mall, e alligna concept che vengono realizzati sempre in tempi brevi. Per questo gli sviluppatori europei e nord americani guardano ai nostri modelli per dare impulso a mercati maturi”.

A tirare le fila del dibattito è Massimo Moretti, presidente di Cncc: “Il nostro settore continua a perseguire l'innovazione anche in questo ambito. I centri commerciali realizzati negli ultimi anni entrano spesso nei libri di architettura e si distinguono per qualità ed eccellenza nell'ambito della sostenibilità, diventando punti di riferimento per l'intero settore del real estate. La qualità dei centri commerciali è ormai un concetto imprescindibile”.