Romaest, centro di 103.000 mq di superficie Gla per 210 attività, gestito e commercializzato da Savills fin dalla sua apertura, nel 2007, è il primo shopping center ad arrivare su Alexa, l’assistente vocale di Amazon.

Obiettivo del progetto, legato all’AI (artificial intelligence), è di facilitare e consolidare la relazione quotidiana con i clienti attraverso un’apposita skill - di fatto una competenza dedicata - del sistema.

La novità, unica nel panorama del retail real estate, rappresenta un’opportunità di contatto intuitiva per l’utente, oltre a un nuovo modo di vivere l'esperienza online attraverso l'interazione vocale.

“L’approccio dei nostri visitatori e clienti è decisamente mutata nel tempo e anche per questo aumenta costantemente l’esigenza di rimanere in contatto con i centri commerciali, anche mentre si è a casa – chiarisce Yashar Deljoye Sabeti, head of marketing di Savills - e non solo con i dispositivi ormai classici, come smartphone e tablet, ma anche con nuovi mezzi interattivi ed evoluti come gli assistenti vocali, dei quali Alexa è leader. L’approccio di Romaest su Alexa va oltre il sito web e i canali social e porta il customer care a un nuovo livello di sofisticazione e innovazione. In futuro arriveranno nuove e interessanti integrazioni con il sistema di Amazon, per migliorare e arricchire ulteriormente l’esperienza degli utenti”.

La ‘skill’ Romaest di Alexa permette di chiedere informazioni non solo sui punti vendita interni, sugli orari e sui servizi attivi, ma anche sugli eventi in programma, fornendo un servizio di assistenza in tempo reale anche da casa e tramite smartphone.

Il dispositivo è in grado di rispondere alle domande più frequenti - “Alexa, che servizi ci sono per i bambini?” oppure “Alexa, puoi darmi gli orari del centro?” -, ma anche a quelle più specifiche come: “Alexa, ci sono ristoranti per celiaci?”.

Un numero di domande è destinato a crescere, grazie a un ambiente digitale costantemente aggiornato e integrato con gli altri canali di customer care del centro, dall’Infopoint ai messaggi social, fino al canale WhatsApp dedicato e al sito web.

Il progetto è stato realizzato insieme all’agenzia Sowhat, specializzata in comunicazioni digitali per il retail: «L’evoluzione dei sistemi di natural language processing - commenta Giordano Dolfi, fondatore di Sowhat - assieme alla repentina diffusione di dispositivi Alexa e Google Home in milioni di case, rappresenta una vera e propria rivoluzione che sta delineando nuovi scenari di comunicazione e interazione. Il linguaggio naturale possiede una forza espressiva e, soprattutto, immediata che può essere sfruttata sempre di più nelle comunicazioni quotidiane”.

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