Rappresentanti di Coop Italia, Metro, Carrefour, Wal-Mart, Tesco, Kraft, P&G, Unilever, Barilla, Johnson&Johnson, L’Oréal, Coca Cola e Nestlé, solo per nominarne alcuni, si sono alternati come relatori in conferenze, seminari e tavole rotonde del convegno Ecr Europe Forum & Marketplace, intitolato Passion for Growth: serving the shopper through innovation, durato tre giorni. I cinquanta espositori che hanno aderito all'iniziativa hanno inoltre tenuto tredici sessioni di briefing.

Nel corso di tre sessioni plenarie, sei "mini-plenary", quindici "breakout", sei sessioni di dibattito, cinque "crash course" e un seminario speciale dedicato al tema delle liberalizzazioni, i relatori hanno fatto il punto della situazione sugli argomenti più attuali del settore, cercando soluzioni per le esigenze future.

E' sempre più evidente, infatti, la velocità del cambiamento e la necessità per l'economia europea di crescere. Il settore del largo consumo deve trovare la strada della crescita rispondendo ai bisogni di un consumatore in continua evoluzione e che esprime istanze sempre nuove.

Sono stati analizzati i punti di vista dell’industria, della logistica e della distribuzione, nell’ottica di una maggiore collaborazione generale, come chiave per la sopravvivenza della supply chain e per la soddisfazione del consumatore.

Proprio la collaborazione tra industria e retail è stata protagonista di molti dibattiti e presentazioni di progetti concreti. Auspicabile anche una maggiore coordinazione con la logistica, in modo da accorciare sensibilmente la supply chain, per ridurre sprechi di tempo. La condivisione delle informazioni, la capacità di adattare la produzione e il formato dei punti vendita con efficacia e velocità e il continuo dialogo con i consumatori sono le strategie da seguire per rispondere ai cambiamenti in atto nel settore e alla complessità che ne emerge.

Uno dei problemi più attuali riguarda la disponibilità dei prodotti sullo scaffale. La raccolta di dati di qualità e soprattutto la sincronizzazione degli stessi potranno consentire una maggiore efficienza e una sensibile diminuzione degli out of stock. A tal proposito alcuni seminari sono stati dedicati alla regolamentazione europea dei codici a barre e all’implementazione della tecnologia Rfid.

E’ stato tenuto in considerazione soprattutto l’utente finale: il consumatore, che in uno dei seminari è stato definito “il boss”. Solo seguendo le reali esigenze del consumatore e tentando di costruire una shopping experience tagliata su misura per lui il settore potrà trovare la strada giusta per l’innovazione. Si è parlato infatti di shopper marketing, mentre la vera parola chiave del convegno è stata sostenibilità, una necessità che nessuna industria e nessun distributore può più permettersi di trascurare.