Sebbene parzialmente oscurata dalle violente, quanto assurde, sommosse, è partita infine, venerdì primo maggio, Expo 2015.

A commentare la prima giornata è stato innanzitutto Giuseppe Sala, Commissario unico delegato del Governo: “L'inaugurazione dell’Esposizione Universale è stata molto positiva. Ho visto persone entusiaste dei padiglioni. Sono certo che tale interesse crescerà nei prossimi mesi come testimonia anche il numero dei biglietti venduti, che, a oggi, sono 11 milioni”.

Secondo Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, “Expo ha vinto la sua sfida iniziale: aprire bene e far capire la potenza straordinaria del messaggio racchiuso nel tema ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’. Visitare Expo è quindi un importante momento di dibattito e consapevolezza”.

Il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha sottolineato che “non è più accettabile che 800 milioni di persone nel mondo soffrano la fame, mentre altre sono obese, non è più accettabile un mondo in cui foreste e mari sono sfruttati in maniera indiscriminata. E’ questo il messaggio che deve partire dalla nostra città”.

Positive, ma non unanimi, le opinioni dei nostri connazionali, alle quali ha dedicato una puntata “L’Osservatorio mensile Findomestic”. La quasi totalità degli intervistati dichiara di sapere cos’è Expo e 9 su 10 affermano di conoscere anche i temi portanti.

I tre quarti della popolazione vedono l’evento come un’opportunità per l’Italia e per Milano in particolare, mentre solo il 18% guarda a Expo come a un problema per il Paese.

Tra gli ottimisti emergono in particolare due concetti: le opportunità per le aziende di sviluppare il business a livello internazionale e la spinta che Expo potrà assicurare al nostro agroalimentare.

C’è però un certo scetticismo riguardo al possibile esito: per metà sarà un successo, per l’altra un insuccesso.

Riflettori di nuovo accesi sull’alimentare durante la giornata di oggi, domenica 3 maggio, con l’opening, sempre in Fiera Milano, di Tuttofood, che continuerà fino a mercoledì, 6 maggio.

Il Salone è cresciuto molto, per raggiungere le attuali dimensioni: 2.838 espositori, in rappresentanza di 7.000 marchi, una superficie totale di 180.000 mq lordi, divisi in 10 padiglioni, con un alto tasso di fidelizzazione delle aziende e un turn over esiguo (8 per cento)

Come puntualizza Paolo Borgio, Exhibition Manager della rassegna, non tutto però si può sintetizzare nei numeri. Negli anni Tuttofood ha saputo offrire attenzione per la filiera grazie agli incontri con le aziende, ai convegni aperti agli operatori e ai molti accordi con le associazioni di categoria”. In prima fila Aidepi (pasta e dolci), Assica (carni trasformate), Assobirra, Confida (distribuzione automatica), Mineracqua (acqua minerale), Unaprol (olio d’oliva), Unionalimentari, Unas (Unione nazionale alimenti surgelati).

Tuttofood, che è oggi la terza rassegna agroalimentare in Europa (con un “salto” di due posizioni rispetto al 2013), accoglierà gli operatori all’interno di un layout specializzato in settori, ma che non esclude il dialogo, le commistioni, e i nuovi percorsi alimentari.

Oltre all’ingresso di settori nuovi, come la distribuzione automatica, si registra un rafforzamento di quelli classici. Sotto il profilo degli espositori, carni e salumi hanno aumentato la propria presenza del 40% rispetto al 2013, il dolciario ha registrato un raddoppio, acque minerali e birra sono cresciute del 50 e del 130 per cento.

A queste realtà si è aggiunto, nel 2015, un intero padiglione dedicato al Vending, con una special edition di Venditalia, realizzata in collaborazione con Confida.