Sicuramente non era prevedibile. Con un inizio mese che ha registrato una significativa flessione delle vendite rispetto all'anno precedente (-4% nelle prime tre settimane, per ipermercati e supermercati a parità di rete), nessuno si aspettava che dicembre 2006 chiudesse con un bilancio positivo.

Tanto meno con la prospettiva dell'imponente manovra finanziaria, i possibili timori delle famiglie italiane sulle future disponibilità di reddito e i segnali di flessione dei trend delle vendite registrati nei mesi autunnali, in particolare negli ipermercati.

Eppure è successo: le vendite della distribuzione moderna nella settimana di Natale (dal 18 al 24 dicembre) sono state più che brillanti, facendo registrare ai prodotti di largo consumo un incremento del 14%, secondo le ultime rilevazioni Nielsen.

I dati incoraggianti sono stati confermati nell'ultima settimana dell'anno, consentendo di chiudere dicembre positivamente. Natale ha segnato anche il tentativo di ripresa delle grandi superfici, il cui trend di crescita si attesta sul 6%.

Secondo i primi bilanci, in generale quest'anno sembra essere stato migliore rispetto al precedente per i fatturati delle aziende della distribuzione moderna e delle industrie del largo consumo. Il 2006 si chiude infatti con una crescita media del grocery pari al 3,9% per iper, super e libero servizio e al 3,7% per le vendite complessive di ipermercati e supermercati. Ciò significa, rispetto al 2005, un punto e mezzo di crescita in più.

Un panorama che può invitare all'ottimismo, per quanto cauto. Le stime per il 2007 confermano il superamento della crisi, con risultati complessivi in linea con quanto registrato nel corso dell'anno trascorso e crescite comprese tra il 4 e il 4,2%.