“Upa compie i sui baldanzosi settant’anni, fatti di storia e fondati su un progetto chiaro: la forza della trasparenza, la determinazione sulla responsabilità e l’attenzione all’innovazione”. Lo ha sottolineato il presidente di Upa, Lorenzo Sassoli de Bianchi, aprendo con la sua relazione l’incontro annuale degli investitori pubblicitari.

I dati sull’andamento del mercato sono positivi, il 2018 sarà il quarto anno consecutivo con il segno più e chiuderà con l’1,5% di incremento degli investimenti in comunicazione.

“Il 2018 – ha detto Sassoli - è un anno caratterizzato da incertezza politica, minaccia di guerre commerciali globali con ritorno a misure protezionistiche e ristagno dei consumi: tre fenomeni che, accompagnati da una crescita debole del Pil, non favoriranno una migliore performance”.

Crescono gli investimenti sul web, che oggi rappresentano circa il 30% del mercato pubblicitario. “Un dato incerto – ha sottolineato il presidente degli investitori - per l’ostinazione degli Over The Top (Google, Facebook ecc.) a non fornire report precisi”.

L’accesso alle offerte in streaming sta cambiando i comportamenti sulle piattaforme televisive: si è dissolta la seconda serata, l’access prime time è diventato prime time, il palinsesto sta perdendo la funzione di orologio sociale ed elemento aggregante identitario di ritualità e consuetudini. Ma la tenuta delle TV generaliste resta un’indiscutibile centralità per l’affermazione del valore di marca e i recenti accordi di scambio di contenuti tra la TV commerciale e i broadcaster satellitari daranno nuova linfa agli investimenti su un mezzo in fortissima trasformazione.

Per la stampa, nel suo ruolo di garante dell’informazione di qualità - in un trend di informazioni fake – si aprono prospettive interessanti, grazie alla legge sulla defiscalizzazione degli investimenti incrementali ottenuta da Fieg.

Nell’ultimo decennio più che a “un’epoca di cambiamenti abbiamo assistito a un cambio di epoca – ha proseguito Sassoli –. Nel caso di Upa le soluzioni passano attraverso i panel per le audience, che devono avere un ruolo strategico nelle misurazioni censuarie di tutti i device, il Libro Bianco sulla comunicazione digitale, i Big Data, la tutela del consumatore, i diritti di negoziazione, i KPI”.

Auditel sta estendendo le rilevazioni dalla TV ai PC, tablet e smartphone e il Superpanel Auditel ha generato un campione senza uguali a livello mondiale.

È stata l’urgenza della trasparenza che ha spinto Upa a contribuire a scrivere il primo Libro bianco sulla comunicazione digitale: “un lavoro in progress che, tradotto in inglese, ha fatto il giro del mondo, e lo avranno letto anche gli head quarter degli Ott – ha sottolineato Sassoli –. La loro adesione sarebbe un segnale incoraggiante ai fini della trasparenza”.