Tesco annuncia la propria decisione di disfarsi delle attività in Giappone, dove opera attualmente con 129 store di piccolo formato piazzati a Tokio e nel suo hinterland con le insegne “Tesco” e “Tesco express”

Philip Clarke, ceo del colosso britannico, ha commentato: “Abbiamo rivisto il nostro portofolio in Asia e calcolato le performance del nostro business nel Sol Levante, per scoprire che, nonostante gli sforzi profusi, non siamo riusciti a costruire le necessarie economie di scala. Così abbiamo deciso di vendere le nostre attività, in linea con la strategia prioritaria che ci impone di ottenere sempre notevoli crescite e altrettanto notevoli ritorni”.

A questo punto il big inglese pensa di ridurre la propria rete solo a pochi grandi punti di vendita nell’area della capitale, visto che, tutto sommato, almeno la metà degli attuali negozi dimostra comunque un certo livello di redditività.

Rimane il fatto che il Giappone, nella strategia internazionale di Tesco, è un’area di affari decisamente minoritaria, pur avendo l’insegna attuato molte mosse per affermarsi nel Paese, come lo sviluppo di una forte marca privata e il lancio di una gamma di piatti pronti freschi destinati a fare concorrenza al pesce nella dieta nipponica.