Si chiude oggi, 25 ottobre, a Parigi, Sial 2018, il Salone internazionale dell’alimentazione, cui hanno partecipato 700 aziende alimentari italiane, 10% circa su un totale di oltre 7.000.

L’Esagono è il secondo mercato per l’agroalimentare nostrano (dopo la Germania) dove si esportano le produzioni tipiche, i prodotti della dieta mediterranea e gli alimenti salutari e bio. Il mercato vale 3,3 miliardi di euro (2017) e, nel primo semestre del 2018, è cresciuto del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Cibus ha organizzato una gran serata all’Hotel Ritz di Parigi cui hanno partecipato centinaia fra manager, vertici delle associazioni di settore ed esponenti delle nostre autorità per promuovere, fra l’altro, uno dei prossimi appuntamenti chiave dell’agroalimentare italiano, Cibus Connect, che si terrà il 10-11 aprile 2019 in Fiere di Parma.

Spiega Anna Flavia Pascarelli dirigente dell’Ufficio Agroalimentare e Vini di ICE-Agenzia: “Trend positivo per l’edizione 2018 del Sial. L’Italia si è riconfermata come primo Paese, dopo la Francia, per numero di espositori, con circa 700 aziende, di cui ben 209 all’interno del padiglione italiano di 2.800 mq organizzato da ICE-Agenzia”.

Per Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte lo scambio commerciale con la Francia è positivo e sta crescendo: “Abbiamo partecipato all’incontro di Cibus per l’apertura del Sial per rappresentare non solo le tante aziende nazionali del nostro comparto che espongono in questa eccezionale piazza, ma anche un settore che fattura più di 15 miliardi di euro l’anno e che esporta il 38% della produzione nazionale casearia all’estero. La Francia è l’area dove vendiamo di più, con un valore di mezzo miliardo di euro. I consumatori francesi sono grandi estimatori dei formaggi italiani. Nonostante i freschi siano i principali prodotti esportati, i francesi amano alternare le proprie eccellenze con le nostre grandi Dop, come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano, il Gorgonzola, la Mozzarella di bufala campana”.

E sempre oggi termina un altro grande appuntamento estero per le nostre aziende, Madrid Fruit Attraction, che ha richiamato nella Capitale 1.600 espositori da 120 Paesi. L’Italia ha una presenza robusta, con 127 aziende, 12 in più rispetto al 2017.