Dopo i due Rovagnati Bistrò di Milano, in Piazza XXV aprile e in Corso Garibaldi, il salumificio di Biassono (Monza e Brianza) si regala ancora un po’ di ristorazione e acquisisce, tramite un aumento di capitale riservato, una quota minoritaria del fast food all’italiana PanB.

L’insegna, che ha due locali pilota, presso Oriocenter (BG) e Le Torri Bianche di Vimercate (MB), prevede, nei prossimi 18 mesi, un ricco piano di espansione che continuerà nei centri commerciali del Nord Italia, passando per il centro di Milano con l’apertura del suo primo flagship nel capoluogo lombardo.

A seguire un progetto di ulteriore crescita che dovrebbe interessare anche l’estero.

Sono Adriano Continisio e Paola Sersante, co-fondatori del brand insieme ad altri partner, con la supervisione di Raniero Proietti (una lunga esperienza nel mondo internazionale dell’investment banking e del private equity), che hanno firmato quello che si definisce “il panino più gustoso che si possa trovare in un centro commerciale”.

Al centro dell’offerta è il Panbolla: «L’unicità di questo prodotto lievitato per più di 48 ore – spiega Continisio - è legata al metodo di preparazione, che avviene sotto una campana di vetro, la quale crea un ambiente tecnicamente sfavorevole alla cottura, ma che, per il Panbolla, è il punto di svolta e di forza. Questo pane cuoce a un terzo del tempo di un altro prodotto della stessa pezzatura, lavorato in forno. Tutto è unico, dal colore del bordo, dall’assenza di crosta, che, in questo caso, lascia spazio a una pellicina croccante, fino alla mollica che c’è ma che, per la sua estrema leggerezza, quasi non si avverte alla masticazione».

Diverse anche le grammature rispetto ai classici panini da fast food che attualmente sono intorno agli 80 g. Il Panbolla, proprio per la sua leggerezza, può arrivare fino a un peso di 120, senza risultare impegnativo. La cottura, inoltre, si compie sotto gli occhi del cliente.

L’ingresso nella compagine azionaria di Rovagnati non è arrivato a caso: «Siamo nati come loro clienti – conclude Continisio –, ma oggi siamo molto orgogliosi del loro ingresso in società. Noi siamo ancora piccoli, ma evidentemente l’azienda ha colto nel nostro progetto le potenzialità di un’iniziativa imprenditoriale innovativa, che fonda sul gusto italiano il suo percorso di qualità e sviluppo».

Rovagnati, che nella primavera 2017 ha anche inaugurato il proprio e-commerce, RovagnatiShop, ha un fatturato annuo di 300 milioni di euro, 6 impianti produttivi nella nostra Italia e 4 presidi diretto all'estero, in Belgio, Francia, Usa e Germania.