A Roma riprendono ancora le discussioni sull'eccessivo affollamento dell'offerta commerciale rispetto al bacino di utenza, anche perché le previsioni dicono che la popolazione locale, da qui al 2015, non aumenterà che di un risicatissimo 0,1%. Lo riferisce "La Repubblica", che documenta anche la preoccupazione dei sindaci dei comuni limitrofi, dei piccoli esercenti, dei partiti all'opposizione, dei presidenti dei consigli di zona.

In effetti il nuovo piano regolatore, che ha già superato l'esame della Giunta e che prima dell'estate dovrebbe avere il via libera definitivo, prevede di sommare agli 1,5 milioni di mq già attivi, altre superfici per un totale di 1,150 milioni di metri quadrati e 69 punti di vendita tra medi, large e extra large, tutti riservati alla moderna distribuzione.

Ad infiammare le dispute è stato questa volta un maxiprogetto nella zona del Pescaccio e, precisamente in via della Pisana, dove oggi sorge una vasta area verde che verrebbe ridotta ai minimi termini (appena 22.000 mq). Il centro del Pescaccio, di cui per ora esiste solo il piano (non è stata nemmeno posata la prima pietra) raggiungerà invece la cifra record di 244.000 mq, collocandosi al primo posto assoluto fra i poli commerciali italiani.

Se paragonato al più grande shopping center romano, Porta di Roma in via Bufalotta (88.000 mq), si tratta di un vero sproposito al quale va sommato il previsto polo della zona Muratella, per un totale di altri 140.000 mq. Insomma una vera "overdose di offerta", come conclude il quotidiano.