Settimana di rientro a scuola: i più sfortunati sono gli studenti di Bolzano, che riprendono oggi, 7 settembre, mentre saranno certamente più felici ragazzi e bambini pugliesi e veneti, per i quali la campanella suonerà soltanto mercoledì 16.

Comunque vadano le cose la “stangata” per le famiglie è grossa: Codacons parla di 1.100 euro per ogni scolaro, di cui circa la metà (500 euro) dovuti al corredo – penne, astucci, matite, cartelle – e il resto legato ai libri di testo.

Per tacere delle varie tasse scolastiche, della prima rata della mensa e di altre voci similari. Durante l’estate le fonti più accreditate parlavano addirittura di una botta di 1.700 euro a ragazzo.

Come ridurre il bugdet? Se Codacons consiglia di approfittare di sconti e promozioni della Gdo, l’Associazione Contribuenti Italiani (contribuenti.it) punta sul riutilizzo intelligente.

Secondo l'indagine del Centro studi e ricerche sociologiche «Antonella Di Benedetto» di KRLS Network of Business Ethics per Contribuenti.it, l’84% di zaini, quaderni, penne, astucci e altri oggetti di uso comune usati nei precedenti anni (10 le merceologie esaminate) verranno riciclati nel nuovo anno 2015-2016.

Dall'inchiesta dell’Associazione contribuenti emerge che gli italiani continuano a riutilizzare beni, anche usati, scendendo però dal 88% dello scorso anno all'85% di questo. In pratica 8 studenti su 10 riciclano tutto quello che possono.

Ma per quale ragione si ricorre al riutilizzo? Il 61% del campione lo fa per la crisi, il 25% perché ha un consumo responsabile e il 14% perché teme il redditometro fiscale.

In Italia, Napoli, Aosta, Pescara, Lecce, Roma, Firenze, Venezia, Caserta, Milano, Prato e Campobasso sono le città più “riciclone”, con percentuali intorno al 91%, mentre Imperia, Torino, Genova, Bologna, Terni, Catanzaro, Salerno, Potenza e Benevento sono sul’80 per cento.