Quasi un terzo (il 27%) delle aziende retail utilizza già i negozi come centri di raccolta, smistamento e ritiro degli ordini online, ma esistono, nel nostro Continente, grandi variazioni da Paese a Paese.

Il 21% dei distributori italiani ha espresso l'intenzione di appoggiarsi, nei prossimi 12-24 mesi, proprio alla rete fisica, per offrire una maggiore comodità di raccolta a chi acquista sul web. Il dato nazionale, buone intenzioni a parte, resta tuttavia il più basso d’Europa, dove la media è del 31%, con un record del 40% nei Paesi Bassi.

Le evidenze emergono dallo studio "Pulse of the Omni-channel Retailer”, promosso da Ups sui responsabili della logistica di oltre 700 insegne, di cui 100 in Italia.

L’analisi, svolta tramite interviste telefoniche, realizzate da IDC Retail Insights, ha riguardato, in particolare Italia, Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito.

In sostanza la distribuzione rivela un marcato desiderio di innovazione, per difendere o accrescere la propria quota di mercato in un settore che sta assumendo una dimensione globale ed è sempre più dominato da concorrenti che ragionano in termini di vendite cross border.

In realtà il 63% dei nostri operatori nazionali utilizza già la propria rete fisica per offrire servizi a valore aggiunto come, il ‘click & collect.

Secondo la precedente ricerca, in caso di articolo esaurito, il 41% dei consumatori europei ha dichiarato di spostarsi sul sito internet o sull'App di un competitor e il 20% di recarsi nel negozio fisico della concorrenza, mentre solamente il 17% ha affermato di essere disposto ad attendere.

Il nuovo studio ha evidenziato che i player online sono molto più reattivi alle sfide poste dall'esaurimento delle scorte. Il 68% di loro offre il tracking del prodotto e la consegna all'indirizzo preferito del cliente quando il prodotto diventa disponibile e il 59% traccia gli ordini, informando proattivamente gli interessati sulla disponibilità, mentre i negozi fisici non riescono a tenere il passo. Quasi la metà di essi (il 45%) si limita infatti a consigliare di aspettare, senza proporre un'alternativa soddisfacente.

I retailer italiani sono, infine, antesignani nell’utilizzo dei negozi per i resi, dal momento che il 58% di essi offre tale possibilità, a fronte di una media europea del 47%.