In effetti l'azienda presieduta da Marco Rosi gode di buona salute, con giro d'affari di 168 milioni, in crescita del 5% circa.
Il senso della partecipazione è più che altro quello di supportare un esborso di 16 milioni che Parmacotto vuole destinare alla crescita sui mercati oltre confine: in particolare Usa, Germania e Francia.
Del resto il sodalizio con Simest non è una cosa nuova: già nel 2007 la banca d'affari era venuta in aiuto di Marco Rosi per il lancio della prima "Salumeria Rosi", un vero tempio del made in Italy e del buon mangiare, inaugurata a New York.
L'intesa fra i due partner prevede addirittura la costruzione di uno stabilimento negli States, adibito ai preaffettati.
L'operazione finanziaria verrà realizzata tramite un aumento di capitale riservato a Simest.