Cartiera Lucchese, conosciuta nel settore del largo consumo per il marchio Lucart, ha acquisito gli stabilimenti produttivi di Georgia Pacific Italia, un'operazione che era già nell'aria da diverso tempo e che è stata giudicata in modo molto positivo sia dal mercato, sia dalle autorità locali, tanto più che l'azienda rileva anche 320 addetti, senza ripercussioni sull'occupazione. Si attende, entro 60 giorni, il placet definitivo dell'Antitrust.
Passano di mano gli impianti di Genova, Castelnuovo Garfagnana (Lucca), Avigliano (Potenza), e, a livello marchi, Tenderly e Tutto.

Gli osservatori fanno notare, comunque, che in questo modo si verranno a creare alcune aree di sovrapposizione fra i vecchi stabilimenti di Lucart e quelli incorporati. Dunque si prevede una razionalizzazione del network che però, come già detto, non dovrebbe avere riflessi sugli ex lavoratori di Georgia Pacific.

La cifra pagata da Cartiera Lucchese non è stata resa nota. L'azienda ha comunque un potenziale notevole, con un fatturato consolidato che supera la soglia dei 350 milioni di euro, 1.000 dipendenti, lavorazioni per 280.000 tonnellate annue, 56 linee di converting. Il portafoglio dei marchi comprende  Smile, Bio Active, Fato, Helix, Hygenius, Premio Lucart, Strong Lucart, Eco Lucart, Velo ecc.

Secondo l'amministratore delegato Massimo Pasquini, l'acquisizione è una prova di coraggio, in un mercato teso come quello attuale, che tuttavia dimostra come sia ancora possibile, anzi desiderabile, produrre in Italia. Insomma non per forza bisogna guardare a Oriente.