Starbucks cresce ancora. Per esempio si accinge, nella Repubblica ceca, a una nuova espansione. Quest’anno la catena americana di caffetterie dovrebbe aprire altri cinque locali a Praga, che andranno ad aggiungersi agli 11 già in funzione nella capitale. Invece non è ancora chiaro quando il marchio abbia intenzione di sfondare nella nostra Penisola.

Il dinamismo della più celebre catena di coffee shop (11.000 punti di vendita) è confermato da una recente alleanza con Lavazza, per produrre e vendere nell’America del Nord i prodotti utilizzati nelle macchine da caffè Keurig, prodotte da Green Mountain (il 7% è controllato dal gruppo piemontese), i cui titoli hanno guadagnato, dopo l’annuncio, un bel 40%. Secondo l’intesa, nelle catene della gdo, nei punti di vendita del gruppo di Waterbury (Vermont) e on line saranno vendute macchine Keurig a marchio Starbucks.

Il motivo che fa pensare bene è che le macchine Keurig non dispongono di un apparato per l’espresso, una lacuna a cui, invece, potrebbe sopperire il big italiano. Del resto la stessa Starbucks, sebbene offra espresso, non lo produce con un particolare marchio e non insiste più di tanto su questo segmento.

Da notare che l’intesa apre grandi spazi: l’80% dei consumatori di Starbucks non dispone di una macchina espresso in casa. D’altro canto Green Mountain ha visto il proprio business delle cialde salire del 75% nell’ultimo anno.