Lars Petersson si confessa al “Sole 24 Ore”, ma non ha peccati sulla coscienza, tutt’altro. E’ un uomo soddisfatto di sé e dell’azienda che guida, notoriamente Ikea Italia che ha messo a segno a segno lo scorso anno un record di visitatori, cioè 46,5 milioni, con uno scontrino medio di circa 87 euro, forse anche attratti da un calo dei prezzi del 2%, che verrà ulteriormente confermato quest’anno da un ulteriore ribasso di 1 punto e mezzo.

Se alla casa madre svedese il ramo nazionale ha fruttato qualcosa come 30 milioni di euro, anche nel periodo gennaio-giugno 2012 le cose stanno viaggiando a meraviglia, con vendite in valore che salgono del 4,1% a dispetto dell’erosione dei margini, per merito anche della nuova struttura di Catania. Il tutto, dicono al quartier generale, permette di confermare uno stanziamento di ben 1 miliardo per estendere la rete del Bel Paese di altri 10-15 punti di vendita. Quelli già programmati sono Chieti, Perugia, Roma Pescaccio e Pisa.

Petersson non nega che la crisi sia profonda, ma la multinazionale del mobile non sembra esserne toccata più di tanto, anzi il giro di affari sale da 1,56 a 1,67 miliardi (+6,5%) , con utili che però si assottigliano da 42 a 15,4 milioni, un calo dovuto soprattutto alla fiammata di alcune materie prime, come il cotone. Cresce anche il livello di indebitamento verso le banche (160 milioni) e verso la holding Ingka service center bv (661 milioni).