In un anno in cui permane una crisi dei consumi che ha fatto registrare alla distribuzione moderna per la prima volta da dieci anni  un -0,3% a rete corrente (ovvero includendo anche le nuove aperture) e un calo del’1,7 a rete omogenea, Coop aumenta la sua leadership con una quota di mercato che raggiunge il 18,3% (+0,2%), 12,9 miliardi di euro di fatturato (+1,1%), tenuta dell’occupazione (pari ad oltre 56.600 addetti) e crescita significativa della base sociale che supera i 7,4 milioni di soci (+3%).

“Sono risultati tutt’altro che scontati -sostiene Vincenzo Tassinari, presidente del Consiglio di Gestione Coop Italia- che si collocano in un contesto di grande difficoltà per le famiglie e per le imprese. Per la prima volta si registra uno stop nel processo di sviluppo e investimento della distribuzione moderna nel nostro Paese”.

Consumatori in crisi e nessun segnale di miglioramento alle porte. E’ un quadro a tinte fosche quello dipinto da Coop per la presentazione dei dati di Bilancio. Nel 2010 nessuna inversione di rotta, il Paese è depresso, i consumi non decollano. Malgrado tutto Coop resiste. Spiccano alcuni risultati positivi: in primo luogo i dati del prodotto a marchio che raggiunge i 2,7 miliardi euro di fatturato, con una quota complessiva che supera il 25% sul totale alimentari- una quota più europea che italiana (dove le private label sono al 15%) – e che crescerà ancora, a dimostrazione del fatto che i soci e consumatori trovano nel prodotto Coop quella giusta combinazione di qualità e prezzo che risponde alle loro esigenze.

Buoni sono stati  i risultati di Coop Voce, la telefonia mobile di Coop, che ha raggiunto 640.000 attivazioni nel 2010 grazie a una tariffa semplice, conveniente, trasparente. Sempre nel corso del 2010 è cresciuta la diffusione di Coop Salute, con 102 corner, 80 milioni di euro di fatturato e un risparmio per il consumatori di circa il 27%, rispetto ai prezzi medi praticati in farmacia.

“Coop -conclude Ernesto Dalle Rive, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Coop Italia- non abbandona il suo processo di sviluppo anche in una situazione come questa: continueremo ad investire, nei prossimi tre anni impegneremo 500 milioni di euro per la realizzazione di 44 nuovi supermercati e 10 nuovi ipermercati, confermando una articolazione multicanale e radicando ulteriormente la presenza in territori che hanno bisogno di sviluppo come il Sud”.