Dopo la rottura con Conad, avvenuta a inizio febbraio,  in seguito al mancato rinnovo dell’adesione in Sicon, Interdis non ha affatto visto appannarsi la propria stella e ha annunciato ieri l’ingresso, dal primo gennaio 2013, di Gambardella, che fa seguito a quello di Diveal, avvenuto a luglio 2012. Interdis attualmente opera con oltre 2.000 punti di vendita sia nel canale dettaglio che in quello ingrosso (principalmente supermercati di prossimità, drugstore e cash & carry) ed è presente in 16 regioni italiane.

Gambardella nasce nel 1950 a opera di Attilio Gambardella. Nel 1975 la conduzione d’impresa passa nelle mani dei figli Mario e Renato che diversificano le aree merceologiche trattate e applicano moderni criteri di gestione. Oggi impiega 220 persone e sviluppa un fatturato annuo (dato consuntivo al  31 dicembre 2011) di oltre 170 milioni di euro. Le vendite sono realizzate attraverso un cash & carry di 14.000 mq e un cedi di 18.000 mq che rifornisce molteplici tipologie di operatori presenti in diversi settori, dall’horeca al dettaglio tradizionale, e i clienti somministrati che aderiscono al progetto “Supermercati Gran Risparmio”. L’azienda è infatti proprietaria dell’insegna “Supermercati Gran Risparmio” che, nata nel 2006, contraddistingue attualmente 80 unità di vendita presenti in Campania, Lazio, Puglia, Calabria, Basilicata, Molise, Abruzzo.

“Esprimo una profonda soddisfazione per i recenti ampliamenti della nostra compagine – afferma Nicola Mastromartino, Presidente di Interdis –. L’impresa Gambardella costituisce una realtà storica e di primissimo piano nell’ambito della gdo in Campania e in tutto il Centro-Sud Italia. Ritengo che tale ingresso sia premiante rispetto al ruolo che da sempre Interdis ha avuto come gruppo che mantiene le promesse commerciali sia verso l’industria di marca che verso il cliente-consumatore finale e ciò ovviamente ha effetti estremamente positivi per le imprese della nostra compagine. Inoltre, la serietà e correttezza dimostrate da Interdis sin dalla sua nascita, 14 anni fa, rafforzeranno ulteriormente le prospettive di sviluppo per il 2013”.