Sono in dirittura di arrivo da parte del Comune, con la benedizione della Regione, del Governo e dell’Unione europea i permessi di costruzione per gli operatori commerciali coinvolti nel Piano città Napoli Est, un progetto da 4 miliardi che può contare su 2 miliardi apportati dalla mano pubblica. Si tratta di un vasto disegno che dovrebbe rivitalizzare, entro il 2015, una zona urbana particolarmente degradata.

Saranno costruiti numerosi alloggi e predisposte le opportune infrastrutture. Il contributo dei privati sarà di altri due miliardi, che verranno anche, in parte, da operatori commerciali. Decathlon, per esempio, ha in cantiere un megastore di ben 7.200 mq, per 22 milioni di investimento, che sarà il maggiore punto di vendita italiano della catena francese. Il negozio si avvarrà di una potente sinergia con il vicino Centro Commerciale Auchan di Via Argine, con il nuovo Palazzo della Musica, con un ulteriore shopping center ancora da costruire, con un albergo, con la Città del libro.

E’ un esempio, se tutto andrà per il verso giusto, di un matrimonio azzeccato, almeno per una volta, fra i bisogni dei cittadini e quelli degli operatori economici. E a questo l’amministrazione campana pare davvero sensibile.  Appena un mese fa a Pompei (Salerno) è stato tagliato il nastro del centro commerciale La Cartiera, un colosso da oltre 30.000 mq, 600 posti di lavoro, 100 milioni di investimenti, che fornisce servizi e shopping a coloro che visitano i siti archeologici, ma che hanno anche bisogno di ristorarsi e di fare qualche acquisto, una domanda che prima non trovava grandi motivi di soddisfazione nell’offerta locale, composta in prevalenza da pochi e piccoli negozi.

Se proprio si vuole stabilire un legame – peraltro labile – è, per Decathlon, già attivo in Campania con 3 punti di vendita, una sorta di rivincita rispetto allo smacco subito a Brugherio (Milano) dove il management ha dovuto, dopo 8 anni di tira e molla burocratico, rinunciare al lancio del primo Village Oxylane di Italia.

 

Ricordiamo che Oxylane, società proprietaria dell’insegna, sviluppa a livello internazionale dei veri parchi dello sport, destinati a varie discipline, curati, attrezzati e sorvegliati, autofinanziati e accessibili liberamente, anche se il piatto forte commerciale è sempre un maxicentro Decathlon.