Ha aperto al pubblico a Milano il 7 marzo, in Via Statuto, angolo corso Garibaldi, il primo Thun Caffè d’Italia di 130 mq: a monte il progetto di una vera catena destinata a diffondersi prima nella nostra Penisola, e in seguito, all’estero.

A pochi giorni dal vernissage ufficiale, Paolo Denti, amministratore delegato di Thun, spiega come, dalla ceramica fine, l’azienda bolzanina, nata nel 1950, sia arrivata alla ristorazione, con un concept, aperto tutti i giorni dalle 7,30 alle 21,30, che spazia dalla caffetteria, alla ristorazione veloce e di classe, alla vendita, tramite un reparto di 22 mq, di 250 articoli che comprendono soprattutto gli oggetti per la tavola e la regalistica (non a caso Thun, nella sua vasta offerta, ha anche, da tempo, una linea che si chiama ‘Caffè al volo’).

“Il cliente evolve e dunque è fondamentale sviluppare nuovi format capaci di consolidare il rapporto con i clienti finali. L’alimentare è importante nella vita di tutti, e degli italiani in particolare, ed è quindi un terreno ottimale per entrare in contatto con il pubblico. Non bisogna pensare a un’iniziativa di immagine. Thun Caffè è infatti un progetto distributivo forte, destinato ad avere una propria redditività significativa. Vogliamo proporre un’immagine di Thun più fresca, più disinvolta, più aperta verso un pubblico anche maschile, dove invece la compratrice principale di oggetti di design è, tutto sommato, ancora la donna”.

Il piano di opening punta su 3 target: i grandi centri urbani, la provincia e, appunto l’estero, sempre offrendo i prodotti core con un percorso che parte dal food. “La prossima inaugurazione – anticipa Denti – sarà a Cittadella, vicino a Padova, seguita, entro l’anno, da un’altra apertura, sempre in provincia”.

La progettazione del locale di Milano è stata curata in collaborazione con Costa Group, di Franco Costa, leader internazionale nell’arredamento e nell’ideazione di concept sia nel retail che nella ristorazione.

Oggi Thun ha circa 370 monomarca di ceramica in Italia, Germania, Svizzera e Austria. Il fatturato 2016 ha raggiunto 88 milioni di euro, in crescita del 7% sul 2015 e del 4% a rete costante.