Unesda, l’associazione europea dei soft drink, formula, sulla scorta degli indirizzi comunitari, un serrato programma di riduzione degli imballaggi in plastica. Lo comunica Assobibe (Confindustria) che rappresenta in Italia gli industriali del settore.

I nuovi impegni prevedono, entro il 2025, bottiglie, tappi ed etichette in plastica al 100% riciclabili e almeno il 25% di plastica riciclata nelle bottiglie in Pet. Verrà anche migliorata la raccolta dei contenitori immessi al consumo, rafforzando la collaborazione con i soggetti coinvolti e sarà promosso il riutilizzo delle bottiglie e degli altri contenitori.

Assobibe spiega che le nostre aziende hanno già compiuto passi significativi per rendere gli imballaggi più sostenibili e per ridurre l’impronta di carbonio sull’ambiente attraverso soluzioni come la riduzione di materie prime utilizzate, l’aumento dell'uso di materiali riciclati e l’eliminazione di barriere tecniche per la riciclabilità.

"L’obiettivo del settore, i cui imballaggi sono i più raccolti nell’Ue - afferma David Dabiankov, direttore generale Assobibe - è di contribuire alla creazione di un modello circolare. È un messaggio davvero importante che questi impegni vengano estesi a tutta l’Europa: le imprese, infatti, vogliono che i loro imballaggi, comprese le materie plastiche, siano raccolti e riciclati e non gettati nelle strade, negli oceani e nei corsi d'acqua”.

“Una migliore raccolta e riciclo – continua Dabiankov - insieme a una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori, sono elementi fondamentali per aumentare sia la raccolta, fino ai target fissati, sia la quantità e qualità delle materie plastiche riciclate disponibili. É importante ricordare che in Italia l’83,5% degli imballaggi in plastica è già raccolto e recuperato tramite il sistema Conai-Corepla, al quale le imprese contribuiscono con i propri pagamenti”.