“Prosegue la lotta globale del Consorzio contro l’uso illegittimo del termine ‘parmesan’. È di pochi giorni fa la notizia che il Consorzio ha depositato il ricorso contro la multinazionale Kraft Foods Group Brands LLC che sta tentando di ottenere la registrazione del ‘Kraft Parmesan Cheese’ come marchio ufficiale in Nuova Zelanda”: lo ha rivelato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, annunciando la partecipazione dell’organismo di tutela alla kermesse ‘Identità d’Origine’ di Fico Eataly World (30 agosto – 1° settembre).

“Il Consorzio – continua Bertinelli - da oltre 20 anni ha registrato il marchio in Nuova Zelanda e con questa azione punta a tutelare l’interesse dei produttori della Dop dal tentativo di registrazione che sarebbe contro la legge e dannoso per i consumatori neozelandesi e per i produttori italiani”.

E prosegue: “Saremo sempre in prima linea sia nelle fasi negoziali degli accordi internazionali, sia nell’esercizio delle funzioni di tutela per difendere un diritto di trasparenza che riteniamo sacrosanto per i consumatori di tutto il mondo. Per i caseifici del Parmigiano Reggiano non è facile confrontarsi con multinazionali da oltre 20 miliardi di euro”.

Il Consorzio stima che il giro d’affari del falso parmesan fuori dall’Unione Europea sia di 2 miliardi di euro, circa 200.000 tonnellate di prodotto, ossia 15 volte il volume del Parmigiano Reggiano esportato. Solo nel 2018 sono state svolte più di 850 ispezioni presso punti vendita distribuiti in 61 città di 27 Paesi. Oltre ai controlli ‘on site’ e ‘on line’, il Consorzio sta lavorando per ottenere all’estero lo stesso riconoscimento e le stesse tutele che il sistema delle Dop garantisce all’interno dell’Unione Europea.