Mentre, secondo le ultime rilevazioni Istat, relative a gennaio, il carrello della spesa degli italiani è rincarato addirittura del 4,2%, con punte particolarmente significative su merceologie di uso comune, come caffè e zucchero, a gettare ulteriore benzina sul fuoco ci si mette anche il maltempo.



Neve e gelo, secondo una nota di Coldiretti, avrebbero determinato per le verdure un aumento su base mensile dei prezzi al dettaglio fino al 10%.



Il monitoraggio della confederazione evidenzia come in crescita siano le quotazioni di bieta, broccoli, carciofi, cavolfiori, carote, indivia, scarola e pomodorini ciliegini. Le tensioni maggiori, ovviamente riscontrabili dove la meteorologia è stata particolarmente inclemente, hanno avuto un risvolto sul lato delle forniture di ortaggi e deperibili ai punti di vendita, con un taglio di almeno il 30% e consegne che procedono a macchia di leopardo.



I mercati generali all’ingrosso lungo tutto la Penisola lavorano a rilento, soprattutto con i prodotti locali, mentre mancano del tutto i beni che devono subire lunghi trasporti. Le basse temperature e il gelo danneggiano, in oltre, il prodotto scaricato e frenano gli acquirenti e, anche per questo, nonostante la carenza di offerta, i prezzi sono al momento stabili alla produzione e all’ingrosso, a differenza del dettaglio.



Il danno per la filiera agroalimentare ammonta già - stima Coldiretti - a 100 milioni di euro, derivanti anche da cause indirette, come l’ impennata nei costi di riscaldamento delle serre. Il gelo sta bruciando le verdure invernali in campo, ma anche quelle già raccolte in attesa di vendita nei mercati.