Si è svolta ieri, 5 febbraio, la 4a giornata nazionale contro lo spreco alimentare indetta da Last Minute Market. È stata l’occasione per fare il punto di una situazione che rimane difficile, anche se in netto miglioramento. Come si legge sul sito dedicato, sprecozero.it, infatti “solo 6 italiani su 10 sanno che esiste una nuova normativa antispreco (legge 166/2016). Il 90% dichiara di non conoscere i contenuti del provvedimento, o di averne solo vaghe informazioni. In compenso però cresce l’attenzione al problema”.

La Legge Gadda è un successo, come evidenzia, sempre sul sito, il fondatore di Last Minute Market, Andrea Segrè, che è anche presidente del comitato tecnico-scientifico per il Programma nazionale di prevenzione sprechi/rifiuti del Ministero dell’Ambiente): “Lo spreco migliore è quello che non si fa e la legge 166 va anche in questa direzione, prefigurando una campagna capillare di educazione alimentare. Altrimenti come potremo arrivare a dimezzare gli sprechi, in Italia e in Europa, entro il 2025? I primi 6 mesi dimostrano che la nuova legge agisce bene sul recupero; in prospettiva quindi, ci sono grandi margini di miglioramento: i dati Waste Watcher dicono che 1 italiano su 5 mette già in atto comportamenti virtuosi, e che il 57% sta dalla parte giusta, attento a non sprecare per convinzione o per necessità. Lavoriamo sul 40% che resta, incurante o incoerente: facciamolo con una campagna efficace di educazione alimentare».

«In materia di lotta allo spreco alimentare stiamo ottenendo risultati oltre ogni nostra più rosea aspettativa – ha aggiunto il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente Barbara Degani –. Le campagne di sensibilizzazione che abbiamo avviato stanno raccogliendo i loro frutti: il 45% degli italiani vive lo spreco come un “problema”. La family bag, iniziativa da noi promossa prima in Veneto e poi in tutta Italia, ha trovato posto in una legge e ha avuto il plauso di 4 italiani su 5. Il Progetto Reduce del Ministero sta avendo un’importanza strategica, poiché da marzo monitorerà attraverso diari i comportamenti di 400 famiglie campione”.

Secondo i nuovi dati dell’Osservatorio nazionale Waste Watcher, di Last Minute Market/Swg lo spreco annuale di cibo in Italia ammonta a circa 16 miliardi di euro, ovvero l’1% del Pil (rilevazione basata per la prima volta su test reali e non solo percettivi). Si spreca soprattutto nelle case: circa 145 kg di cibo all’anno per famiglia, ovvero il 75% dello spreco complessivo per un costo di 360 euro annui.

Fonte: www.sprecozero.it

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