Sarà il franco svizzero che, da febbraio a ottobre 2017 ha ricominciato a correre o saranno semplicemente rapporti sindacali molto lineari, ma in ogni caso la Gdo svizzera si è presentata ancora con generosità all’appuntamento con la tornata salariale 2018. Gli aumenti sono collettivi, ma ad personam.

I due colossi locali, Coop (24,4 miliardi di euro equivalenti di fatturato e 2.500 punti vendita) e Migros (23,8 miliardi di euro, 10 cooperative socie e 13 insegne al dettaglio), hanno arrotondato entrambe verso l’alto gli stipendi del personale di vendita.

"Coop mette a disposizione complessivamente l'1% del monte salari per aumenti salariali individuali – si legge nella nota ufficiale -. Inoltre viene rivisto il contratto collettivo di lavoro (CCL) e rinnovato per 4 anni. Con il nuovo CCL Coop potenzia in misura sostanziale le prestazioni per i collaboratori con famiglia”. Inoltre il congedo di paternità passa da una a tre settimane e il programma Child Care viene rafforzato con un sostegno finanziario fino a 600 franchi al mese (516 euro) a figlio per i collaboratori con famiglia.

In Migros invece gli stipendi salgono fra lo 0,5 e lo 0,9%, sempre a partire da gennaio 2018. “Gli aumenti salariali – spiega Migros – sono decisi individualmente, secondo le funzioni e le performance di lavoratori e lavoratrici, ma anche tenendo conto delle necessità strutturali dell’azienda”.