I dati delle marche private motivano il successo della rassegna. Durante il corso del 2011 esse hanno raggiunto una quota di mercato superiore al 17%, con vendite pari a 9 miliardi di euro, in crescita del 7,2% (+4% sul versante dei volumi).
Da anni i prodotti con il nome del distributore presentano trend in salita, ma mai come ora essi hanno assunto un ruolo fondamentale nel mix di spesa degli italiani, dove troneggiano insieme ai primi prezzi (+10% di aumento), minacciando non tanto le marche leader, comunque relativamente al riparo, ma tutta la fascia di offerta media e medio-alta.
Del resto, come è noto, le private label in alcuni Paesi, soprattutto in Gran Bretagna, hanno raggiunto ormai incidenze intorno al 40%, un vertice dal quale gli italiani sono ancora ben distanti. Rimangono dunque notevoli spazi, anche perché la gdo continua a sfornare nuove linee e a proporle in abbinata a forti manovre promozionali.
Sotto il profilo della produzione le imprese fornitrici sono ben 1.600, per un incasso di 6,5 miliardi. Se in prevalenza si tratta di piccole e medie industrie, fra i produttori di private label figurano anche veri colossi specializzati e persino insospettabili multinazionali.