Forti investimenti previsti per Despar Italia, che mette sul piatto, per l’anno in corso, 95 milioni di euro per 50 nuove aperture e più di 36 ristrutturazioni. Il dato è emerso durante la convention del gruppo a San Patrignano, sede scelta non a caso, visto che l’azienda è sostenitrice degli eventi e delle iniziative organizzate dalla comunità, con la quale ha siglato una forte partnership.

A fine 2018 la rete, sommando le insegne (Despar, Eurospar e Interspar) ha raggiunto 1.244 punti di vendita, tra diretti e affiliati, con una netta prevalenza dei negozi in franchising nella tipologia supermercati e superette, in tutto 756, il che attesta, ancora una volta, l’importanza del vicinato come segmento chiave.

Il fatturato è salito costantemente: 3.282 milioni nel 2016, 3.384 nel 2017 e 3.509 nel 2018, con una variazione cumulata del 6,9% e una crescita, nell’ultimo esercizio, del 3,7%. È un ritmo che proietta il gruppo, in tempi brevi, verso il realistico traguardo dei 4 miliardi di euro.

“La nostra insegna ha valori cardine che ne difendono la reputazione – ha detto il presidente di Despar Italia, Lucio Fochesato -. Il primo è la qualità, ma altrettanto importanti sono la sicurezza, l’innovazione e la convenienza. Grazie ai pareri dei consumatori, che emergono dalle nostre ricerche, abbiamo poi identificato altri elementi, imprescindibili in un mercato sempre più competitivo e a volte percorso da preoccupazioni e perplessità sull’alimentare: la trasparenza, intesa come tracciabilità di tutta la filiera, la semplicità, la coerenza tra confezioni, messaggi e prodotto e i valori del territorio”.

Sono questi i valori che si fondono nel processo di creazione del marchio del distributore – 3.000 prodotti, 15 brand, 10 milioni di euro di export verso il mondo Spar - che ha toccato, lo scorso anno una quota, sulle vendite, del 19,3%, pari a 289 milioni di pezzi, con una variazione positiva del 7,7%. E la previsione è di arrivare al 25% entro il 2025.

“Sulle Mdd – ha aggiunto Fochesato – stiamo lavorando alacremente, con l’appoggio dell’Università di Parma, in modo da soddisfare le aspettative di salute e benessere. Il progetto prevede un esame capillare degli ingredienti di più di 1.000 referenze. Altro impegno, preso ormai da tempo, è l’eliminazione delle microplastiche nei settori del cura casa e persona e, a giugno, avremo i primi prodotti completamente biodegradabili e compostabili”.

Il piano di sviluppo della marca privata prevede, nel 2019, 148 nuovi prodotti e 220 interventi sulle etichette. Fra le novità ci saranno la salsa di soia originale giapponese e lo yogurt greco senza lattosio.