Mentre in casa De Cecco si guarda con crescente attenzione al perfezionamento dell’acquisto in Russia di First Pasta Company, da siglare a fine luglio, il progetto di quotazione in Borsa del famoso produttore di pasta slitta in avanti.

Di questa manovra si parla ormai da tempo, e secondo un’inchiesta pubblicata oggi dal “Corriere della Sera”, l’interesse verso Piazza Affari sarebbe confermato dal raggruppamento sotto l’egida di un’unica holding, Fratelli De Cecco Filippo Fara San Martino, delle imprese che prima erano in capo ai tre rami della famiglia.

In ogni caso l’assemblea ha conferito al Cda il compito di discutere con chi di dovere l’allungamento dei tempi per lo sbarco ai listini, che dovrebbe avvenire nel 2013, salvo sorprese ed eventuali proteste.

Nel corso di un anno come il 2010, appesantito dalla recessione e dai rincari delle materie prime, De Cecco è riuscita comunque a riscuotere notevoli successi, con significativi incrementi del giro d’affari e del mol, e con utili che sono quasi triplicati per raggiungere i 13,2 milioni di euro.

LE CIFRE CHIAVE DI DE CECCO: 2010
Fatturato                                   343 milioni
Mol                                           37,2 milioni
Utile netto                                 13,2 milioni
Indebitamento netto                  317,5 milioni
Dipendenti                                741
Fonte: CorrierEconomia