Monoprix, 450 punti di vendita food e non-food, e 4 insegne (quella omonima, Beauty Monop, Monop, Dailymonop) che spaziano dai grandi supermercati alle superette, alle profumerie, ai grandi magazzini, cambia azionariato.

In base alla lettera di intenti firmata nei giorni scorsi, Galeries Lafayette cede il proprio 50% di quota a Casino, che già deteneva il restante 50%. L’operazione, che sarà perfezionata entro il 30 ottobre 2013, avrà un prezzo a regime di 1.175 milioni di euro.
 
L’accordo permette a Casino - che ha chiuso il primo quarter con un fatturato di 8.739 milioni, in crescita tendenziale dell’11,3% -  di mettere le mani su un’insegna altamente multicanale e leader nel commercio nei centri cittadini, dove possiede ben 200 punti di vendita, quasi la metà della propria rete. In totale Monoprix conta oggi 20.000 dipendenti e 4,1 miliardi di vendite lorde.

Il presidente Jean Charles Nouri - che fra l’altro assume la carica anche di amministratore delegato di Monoprix, mentre il timone resta per ora nelle mani di Philippe Houzè il quale però sarà sostituito alla conclusione del deal – ha di che essere ben contento. Il 22 giugno infatti aveva messo a segno un altro centro rilevando il 100% della partecipata brasiliana Grupo Pao de Acucar, un colosso da 23 miliardi di euro. Il tutto rientra in un piano strategico che già un anno e mezzo fa Nouri aveva rivelato alla stampa: garantire una crescita di Casino del 15% in media annua.

Del resto Philippe Houzé non se ne andrà affatto in pensione ma, ciliegina sulla torta, passerà al timone di Galeries Lafayette, con il preciso compito di attuare un ulteriore e progressivo ravvicinamento fra i grandi magazzini del lusso e l’impero guidato dall’amico e collega Nouri.