Colpo di teatro per nulla annunciato né previsto quello che è giunto ieri al teatro Manzoni di Milano, dove Bernardo Caprotti e Giuseppe Tornatore avrebbero dovuto, stando agli inviti arrivati alla stampa, semplicemente presentare un breve filmato di 16 minuti ("Il mago di Esselunga"), da distribuire a 5 milioni di consumatori e diretto a illustrare i benefici della filiera della più amata catena della gd italiana.

Il patron ha annunciato che fra una settimana le sue dimissioni da presidente saranno sul tavolo. La motivazione ufficiale del gesto sarebbe la sentenza pronunciata contro di lui dal Tribunale di Milano e contro il suo libro-pamplet "Falce e carrello" nel contenzioso che lo vede in conflitto con Coop. "La sentenza - ha commentato Caprotti - fa di me un ladro".

Forse però sulla decisione hanno pesato anche altre considerazioni, come l'età avanzata: il grande capo compirà infatti 86 anni fra tre giorni.

Si apre ora il totonomine. Quello che si sa è che Caprotti punta su un uomo più giovane di lui. I rumors insistono sul nome di Carlo Salza (51 anni, già direttore amministrativo della catena), che riveste dal 2008 il ruolo di amministratore delegato del gruppo. Ma chi conosce davvero Bernardo Caprotti sa bene che da lui ci si può aspettare qualsiasi sorpresa dell'ultimo minuto.

Tuttavia l'anziano patron non si accontenterà di semplici incarichi onorifici, ma manterrà saldamente nelle proprie mani una serie di importanti deleghe operative e il proprio posto in Consiglio di Amministrazione. Caprotti ha anche ribadito che la propria azienda resterà tutta italiana e non approderà in Piazza Affari.

Gruppo Esselunga sta vivendo da tempo una fase di grande serenità, con vendite in salita di 5 punti fino a quota 6,4 milardi, un dato che secondo il patron è destinato a confermarsi nel tempo, visto che l'azienda non rinuncerà alla propria politica di prezzi convenienti e di ampio servizio al cliente.