Il re dell’avicolo, Amadori - 1.208 milioni di fatturato nel 2017 -, ammette il proprio interesse per Vismara, uno dei principali rami industriali di Gruppo Ferrarini, che si trova però ancora nella fase di concordato preventivo, procedura richiesta in estate per Ferrarini Spa e per Vismara Spa e, in autunno, da Società agricola Ferrarini.

In seguito a vari articoli, che davano l'operazione come cosa fatta, il probabile acquirente chiarisce, in una comunicazione, che è errato parlare di una chiusura delle trattative: “Com’è noto Amadori è da tempo alla ricerca di possibili investimenti nel mercato dei salumi, nell’ambito di una strategia industriale volta all’allargamento del proprio portafoglio prodotti. Vismara, in questo settore, rappresenta uno fra i marchi della salumiera più noti sia in Italia che all’estero. Tuttavia sia Vismara, che il suo socio di maggioranza, Ferrarini, sono attualmente in concordato preventivo.

"Alla luce di questo - prosegue l'azienda - il nostro gruppo sta analizzando e valutando l’operazione nella sua complessità e potrà formulare un’offerta solo nei tempi e nei termini contemplati dalla procedura cui Vismara soggiace in questo momento, così come previsto in situazioni analoghe”.

Secondo alcune fonti sindacali in lizza ci sarebbe anche un altro pretendente. Notizie chiare sul futuro di Vismara si dovrebbero avere solo a partire dal 18 febbraio, quando, presso Unindustria Reggio Emilia, si terrà un nuovo incontro tra i vertici di Ferrarini, i commissari giudiziali e le rappresentanze dei lavoratori.

Ferrarini, dal canto suo, ha più volte ribadito che il gruppo è sano, con forti utili, ma è percorso da una crisi di liquidità causata dal noto crack delle banche popolari venete.