“Il 12 settembre scorso è stato comunicato ad Aligrup e al custode giudiziario che non sussistevano le condizioni per prorogare ulteriormente le trattative per l’acquisizione del ramo d’azienda della società. Il negoziato per l’acquisizione di parte della rete di vendita Aligrup infatti era stato condotto sulla base di due lettere di intenti, sottoscritte rispettivamente il 2 maggio e - dopo che la prima era scaduta - il 2 agosto scorso: sin dall'origine, entrambe le lettere di intenti condizionavano l’acquisizione da parte delle Cooperative a una precisa serie di normali presupposti contrattuali che dovevano verificarsi, da ultimo, entro il 10 settembre 2012, e che invece erano a quella data ancora in larga parte disattesi”. Così il comunicato congiunto di Coop Adriatica e Coop Consumatori Nordest mette fine al sogno della consociata catanese di Despar di salvarsi, con la cessione del 70% delle proprie strutture, da una situazione difficilissima, gravata da ben 150 milioni di debiti, a fronte però di 413 di fatturato. A farne le spese sono innanzitutto i 1.600 lavoratori. Mille di loro ieri sono scesi in piazza e oggi una rappresentanza dovrebbe incontrare nuovamente il Prefetto di Palermo.

“Già al 12 settembre non vi erano elementi concreti sufficienti a proseguire nel negoziato con prospettive realistiche – prosegue il comunicato -. Proprio per evitare di trascinare inutilmente la trattativa, Coop Adriatica e Coop Consumatori Nordest hanno ritenuto responsabilmente di non poterne accettare una ulteriore proroga. Tra marzo e settembre Coop Adriatica e Coop Consumatori Nordest hanno profuso il massimo impegno per arrivare a un accordo in tempo utile, accettando anche di prendere in considerazione configurazioni dell'operazione che comportavano l'assunzione di notevoli rischi imprenditoriali e di un importante sforzo finanziario, con l’obiettivo di salvaguardare un’importante impresa del territorio e dunque molti posti di lavoro, la rete dell’indotto e dei fornitori. Purtroppo, sono venuti invece a mancare i presupposti minimi di fattibilità per una possibile acquisizione”.

Tuttavia la situazione potrebbe trovare uno sbocco positivo. Come riferisce la stampa locale i gruppi Arena (Sidis) e Abate (90 punti di vendita e 1.300 dipendenti) avrebbero fatto delle avances per rilevare almeno una parte dei negozi maggiori. Anzi, Arena avrebbe già firmato per 6 strutture e Abate per 8. E’ già qualcosa, anche se per Aligrup i giornali siciliani parlano di 46 punti di vendita. In realtà, quando  si sfoglia l’Annual Report 2011 di Despar, si scopre che Aligrup Spa di punti di vendita ne ha ben 159, così suddivisi: 6 iper, 44 super, 105 liberi servizi e 4 cash and carry, per una superficie totale di 86.129 mq. Dunque l’interesse delle Coop era evidentemente diretto solo verso i negozi al dettaglio di maggiori dimensioni.