“Oggi mi rendo conto che Internet sta generando un ecosistema sempre più sociale dove l’individuo conterà sempre di più, dove il consumatore avrà sempre più potere, dove la sua esperienza sui prodotti e servizi acquistati sarà sempre più ascoltata, condivisa, confrontata e comparata con le versioni ufficiali. La disintermediazione informativa, dopo aver minato alle basi il sistema dei media e dell’informazione, oggi sta arrivando a minare le fondamenta del marketing. Una campagna di advertising un tempo poteva essere messa a dura prova dal passaparola negativo, ma ci volevano degli anni, addirittura decenni, oggi con la rete, la velocità può essere quasi istantanea. Il successo o l’insuccesso di un’idea sempre più trova in rete la sua normale decretazione”: così Roberto Liscia, presidente di Netcomm,  durante il suo discorso di apertura della Social Media Week "eCommerce: la crisi si batte online".

La sfida è stata raccolta fra gli altri da un marchio insigne dell’alimentare italiano, Ferrarelle, che ha messo gli occhi sul vasto target di Facebook – 12 milioni di utenti al giorno solo nella nostra Penisola – investendo 100.000 euro per mettere in linea una campagna promossa da Unicef in favore dei bambini del Ciad, a cui manca l’acqua necessaria.

Idem per altri colossi del largo consumo. “Il Sole 24 Ore” riferisce che Danone ha addirittura lanciato un sondaggio per scoprire quale sia il gusto di yogurt preferito dalla comunità telematica.

Insomma oggi più che mai il futuro è in rete.