Da un nuovo studio dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) emerge che il 4,4 % delle vendite legittime di alcolici e il 2,3 % di quelle dei vini vanno persi ogni anno a causa della contraffazione nel settore delle bevande alcoliche. Tali mancate vendite si traducono in una perdita diretta di 4 800 posti di lavoro nei relativi settori, poiché i legittimi produttori assumono meno personale di quanto avrebbero fatto in assenza di contraffazione.

Prendendo in considerazione anche gli effetti a catena che vini e alcolici contraffatti hanno sul mercato, vanno aggiunti 18 500 posti di lavoro persi per l’economia dell’UE, di cui 8 600 nel settore agricolo e 1 300 in quello alimentare. In termini di entrate statali, tra imposte sul reddito delle famiglie, contributi previdenziali, prelievo fiscale sulle aziende, IVA e accise, nell’UE a 28 la perdita annuale complessiva dovuta alla presenza di prodotti contraffatti in tali settori è stimata a 1,2 miliardi di EUR.

Per quanto riguardfa l'Italia, nel complesso, i settori dei vini e degli alcolici del paese perdono annualmente 162 milioni di euro, ossia il 2,7 % del mercato complessivo, cui si aggiungono 18 milioni di euro l’anno in mancate accise.